Oil & Gas (+0,7%) – Scatto di Gas Plus (+12,2%)

Chiusura in rosso per le borse europee, in una seduta priva della guida di Wall Street e con l’aggravarsi della crisi energetica nel Vecchio Continente che alimenta i rischi per l’outlook dell’economia globale già alle prese con l’elevata inflazione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -2% a 21.480 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,7%, rispetto al +1,9% del corrispondente indice europeo.

In rialzo le quotazioni del greggio, nonostante il rafforzamento del dollaro che generalmente penalizza le materie prime e dopo che l’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione a ottobre di 100.000 barili al giorno tornado sui livelli di agosto.

Una decisione che inverte l’incremento di pari entità deciso per settembre in risposta alle pressioni del presidente Usa Joe Biden per raffreddare il caro benzina, con il cartello che si è detto pronto a convocare un altro meeting in qualsiasi momento per far fronte a eventuali nuovi sviluppi.

Intanto, il Cremlino ha detto che reagirà con proprie misure alla proposta del G7 di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, mentre Gazprom ha prolungato lo stop del gasdotto Nord Stream che trasporta il gas nell’Europa Occidentale.

Tra le big del comparto in rialzo Eni (+1,7%), con gli acquisti che hanno premiato anche Tenaris (+0,9%).

In calo, invece, Saipem (-2,2%), nonostante il Memorandum of Understanding siglato con Siemens Energy per lo sviluppo congiunto di una soluzione tecnologica d’avanguardia nel settore dell’eolico offshore.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni rally di Gas Plus (+12,2%) in scia all’impennata dei prezzi del gas. Bene anche Saras (+1,9%), mentre ha chiuso in ribasso Maire Tecnimont (-2,6%).