Nel primo semestre 2022 il gruppo Bioera ha riportato ricavi pari a 0,4 milioni rispetto a 19,3 milioni del primo semestre 2021.
LEbitda è stato negativo per 0,7 milioni rispetto al precedente dato positivo di 17,5 milioni.
Il periodo si è chiuso con un risultato netto delle attività in funzionamento in perdita per 1,2 milioni rispetto al risultato positivo di 17,1 milioni del primo semestre 2021.
I risultati consuntivati dal gruppo al 30 giugno 2021 riflettono il significativo provento
non ricorrente, pari a 18,7 milioni, rilevato nel periodo in conseguenza dell’intervenuto
deconsolidamento, con effetto 1° gennaio 2021, della partecipazione detenuta dal gruppo nella società operativa Ki Group S.r.l..
Dal punto di vista patrimoniale, al 30 giugno 2022 il gruppo presenta un indebitamento finanziario netto di 2,5 milioni (6,6 milioni del 31 dicembre 2021). Una dinamica che riflette l’uscita di Ki Group Holding e della sua controllata La Fonte della Vita dal perimetro di consolidamento.
Al 30 giugno 2022 Bioera S.p.A. ricade nella fattispecie di cui all’art. 2447 del Codice Civile. La capogruppo presenta un patrimonio netto negativo di 0,1 milioni.
A fronte di tale situazione, gli amministratori hanno individuato le seguenti modalità di copertura, in parte ad oggi già attivate:
- per massimi 15 milioni, attraverso l’esercizio – previsto entro la fine dell’esercizio 2022 –
della delega, conferita al CdA ai sensi dell’art. 2443 del Codice civile dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Bioera del 13 settembre 2019, ad aumentarne il capitale sociale, in una o più tranche, a pagamento ed in via scindibile, mediante emissione di nuove azioni ordinarie Bioera, prive del valore nominale, da offrire in opzione agli azionisti, aventi il medesimo godimento e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie attualmente in circolazione; - Il CdA ha deliberato a favore della sottoscrizione di un accordo con Golden Eagle Capital Advisors, società d’investimento statunitense, ai sensi del quale GECA si è impegnata a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile cum warrant, suddiviso in 18 tranche per un massimo di 900 obbligazioni convertibili in azioni, per un controvalore unitario pari a 10.000 euro e quindi per un controvalore complessivo di 9.000.000 euro
La descritta operazione di aumento del capitale sociale è ritenuta dal CdA funzionale al percorso di crescita e di riorganizzazione della società e del gruppo, soprattutto in considerazione dell’attuale situazione della società.
Tale proposta, infatti – riporta una nota – “è ritenuta il più adatto provvedimento da assumere stante la situazione di cui all’art. 2447 del Codice Civile in cui versa la capogruppo in quanto, senza procedere alla riduzione del capitale sociale per perdite, consente di preservare il valore della partecipazione dei soci originari, in coerenza con il valore prospettico della società, senza alcuna lesione sia degli interessi della società stessa (che vede comunque rafforzato il proprio patrimonio in un momento in cui la legge nulla impone), sia degli interessi dei creditori (che si giovano anch’essi del rafforzamento patrimoniale della società), sia degli interessi dei terzi in generale”.
“L’operazione consentirà inoltre alla società di effettuare investimenti di controllo in nuove realtà al fine di dotare il gruppo Bioera di attività operative, nonché di sostenerne eventuali necessità finanziarie a supporto del capitale circolante e/o di investimenti utili allo sviluppo dei relativi business”.