Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Giornata debole per i mercati azionari europei: il Ftse Mib cede lo 0,3% e il Ftse 100 lo 0,8%, mentre il Dax avanza dello 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.
In calo le quotazioni del greggio, crollate sui minimi da gennaio in scia all’apprezzamento del dollaro e ai timori circa l’outlook della domanda globale con il rischio di recessione nonostante le minacce della Russia sull’interruzione delle forniture all’Europa.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che Mosca smetterà di vendere petrolio o gas ai paesi che introdurranno tetti al prezzo, in risposta alla proposta allo studio dell’Ue su un possibile price cap.
Secondo quanto dichiarato da Ursula von der Leyen, la Commissione europea proporrà un tetto al prezzo del gas russo insieme a misure che prevedono una riduzione obbligatoria dell’uso dell’elettricità nel blocco durante le ore di punta e un tetto sulle entrate dei produttori di energia elettrica non a gas.
Fonti di stampa riportano che Bruxelles raccomanderà che i governi introducano un prelievo sui ricavi dei produttori di elettricità da fonti diverse dal gas quando i prezzi di mercato superano i 200 euro. I ricavi in eccesso sarebbero quindi redistribuiti per aiutare imprese e famiglie.
Repsol ha venduto il 25% del business upstream per 4,8 miliardi di dollari a EIG, un investitore privato specializzato nel segmento energy. Repsol manterrà il consolidamento della divisione upstream e considererà un IPO negli Usa dal 2026.
Questa transazione, approvata dal consiglio di amministrazione di Repsol, valuta il complesso delle attività upstream 19 miliardi di dollari, somma che supera le valutazioni del consenso degli analisti.
L’accordo tra Repsol ed Eig prevede la possibilità di quotare una parte di minoranza del business negli Stati Uniti a partire dal 2026, subordinatamente a condizioni di mercato favorevoli.
Con questo accordo, Repsol porta avanti i suoi obiettivi strategici per il 2025 di accelerare la transizione energetica, con flessibilità, crescita aziendale ambiziosa e redditizia, solidità finanziaria e remunerazione degli azionisti tra le migliori del settore. Il piano strategico di Repsol prevede l’inclusione di partner o investitori in alcune aziende per accelerare il raggiungimento degli obiettivi e massimizzare il ritorno delle operazioni aziendali.