Mercati – Lievi ribassi per Piazza Affari e gli eurolistini

Mattinata debole per le borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano in leggero rialzo dopo la chiusura negativa di ieri. Il Ftse Mib di Milano viaggia poco sotto la parità, in calo dello 0,2% in area 21.450 punti. In ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%), resiste l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Cresce l’attesa per la riunione di domani della Bce, che potrebbe alzare i tassi di interesse di 75 punti base nel tentativo di raffreddare le persistenti pressioni inflazionistiche. L’innalzamento del costo del denaro potrebbe tuttavia esacerbare le difficoltà economiche della regione, già alle prese con un rallentamento dell’attività produttiva e con la crisi energetica. A tal proposito, venerdì i ministri dell’energia continentali si riuniranno a Bruxelles per valutare le risposte da mettere in campo.

Intanto, la lettura finale sul Pil del secondo trimestre dell’eurozona ha evidenziato una crescita sopra le attese (+0,8% congiunturale e +4,1% tendenziale), mentre l’Ad di Deutsche Bank ha affermato che la Germania non sarà in grado di evitare una recessione.

A preoccupare gi investitori, oltre all’inasprimento della politica monetaria e alla crisi energetica, si sommano la forza del dollaro e i nuovi lockdown in Cina, col rischio di una recessione globale. Fattori che alimentano i timori per la tenuta degli utili societari e la prospettiva di nuove perdite per l’azionario, come sottolineato dagli analisti di Goldman Sachs.

Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 0,991 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si apprezza a 144,1. Il ministro delle finanze giapponese ha espresso preoccupazione per i movimenti improvvisi e unilaterali nel mercato valutario, lasciando intendere che il governo potrebbe intervenire per arginare la caduta della valuta nipponica.

Tra le materie prime, viaggiano in modesto rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 93,4 dollari e il Wti (+0,6%) a 87,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 230 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano le utilities A2a (+3,7%), Hera (+2,9%) ed Enel (+2,5%) oltre a Saipem (+2,5%). In calo invece Unicredit (-1,8%), Cnh (-1,5%), Banco Bpm (-1,4%) e Amplifon (-1,4%).