Il Cda di Antares Vision ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022. Nel primo semestre 2022, il Gruppo ha subito ritardi nelle consegne delle proprie soluzioni a causa dello shortage di componenti, realizzando ricavi netti per 85,4 milioni, in crescita del 13,1% (+9,5% a livello organico, escludendo ACSIS, acquisita nel Q1 2022, impatto 2,7 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2021, con un incremento più limitato rispetto alla guidance.
L’Ebitda si attesta a 3,6 milioni, rispetto a 14,5 milioni del primo semestre 2021 (-75%), con un’incidenza sul fatturato pari a 4,2% (19,2% nel 1H 2021). A inizio anno il Gruppo prevedeva una riduzione della marginalità al 10%, a causa dell’innalzamento del break-even point per le acquisizioni. Questa dinamica è stata ulteriormente accentuata, oltre che dal ritardo dei ricavi come sopra descritto, da un incremento del costo medio unitario per dipendente del 6,5%, ben oltre le aspettative del Gruppo.
Il Risultato Operativo Adjusted (Ebit Adj.) è negativo per 1,3 milioni, rispetto ad un valore positivo per 11,4 milioni del primo semestre 2021. Il Risultato Netto Adjusted mostra una perdita di 2,5 milioni, contro il valore positivo di 7,8 milioni del corrispondente periodo del 2021, anch’esso normalizzato delle poste straordinarie.
La Posizione Finanziaria Netta (esclusi gli effetti derivanti dalla contabilizzazione a valori di mercato dei warrant) risulta negativa per 54,3 milioni rispetto al valore negativo per 19,5 milioni 31 dicembre 2021. L’indebitamento è aumentato per via delle dinamiche connesse al consolidamento di ACSIS, all’incremento del magazzino e alla crescita del fatturato.
Nel primo semestre 2022, il Gruppo Antares Vision ha registrato ordini per 145 milioni, in aumento del 31% e del 28% a parità di perimetro di consolidamento – escludendo ACSIS. Su base geografica tale incremento è stato trainato da America, Europa del Nord e Occidentale, Italia e Medio Oriente.
Le previsioni per fine anno, supportate dal positivo andamento degli ordini, prevedono un fatturato di 223-230 milioni (+14-18%, nella fascia alta della precedente guidance) e un Ebitda di 45-50 milioni, con una marginalità del 20,2-21,7%, in calo rispetto al 24,3% del 2021.