Gas Plus ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi in forte crescita dell’88% a 77,1 milioni rispetto ai 41 milioni del primo semestre 2021, grazi all’aumento dei prezzi di vendita degli idrocarburi.
La vendita di gas metano e petrolio dai giacimenti del Gruppo ha ottenuto ricavi pari rispettivamente a 20,7 milioni (8,8 milioni nel 1H21) e 5,4 milioni (4,4 milioni nel 1H21), mentre quella per clienti finali ha ottenuto ricavi per 37,0 milioni (18,9 nel 1H21).
L’Ebitda del Gruppo è sceso a 9,1 milioni dai 10,1 milioni del primo semestre 2021, principalmente per via di un significativo aumento dei costi operativi (+120%). A questo risultato hanno contribuito tutte le aree di business e, in particolare, la marginalità negativa dell’area Retail, dato il ritorno a buoni livelli di marginalità delle attività E&P.
L’Ebit è passato da 1,9 milioni del 1H21 a 0,8 milioni nel primo semestre 2022, scontando sostanzialmente la riduzione dell’Ebitda.
Il risultato netto consolidato del primo semestre 2022 ha conseguito una perdita per 6,9 milioni, in peggioramento rispetto alla perdita di 0,3 milioni al 30 giugno 2022, dovuto al contributo straordinario (8,1 milioni) del decreto “Aiuti”.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è risultato in aumento a 97,0 milioni rispetto agli 82,2 al 31 dicembre 2021, a causa degli investimenti del periodo e della marginalità negativa delle attività Retail nel corso del semestre. Tale importo è comprensivo, per circa 4,1 milioni, degli effetti contabili dell’applicazione del principio contabile IFRS 16.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, stante l’attuale contesto economico, il Gruppo prevede un Ebitda in forte crescita nel secondo semestre e un risultato netto 2022 positivo, fermo restando che non sono stimabili gli eventuali effetti di provvedimenti emergenziali sul mercato del gas in Italia ed in Europa che dovessero essere adottati per fronteggiare la crisi in atto. Inoltre, dati i positivi flussi di cassa delle attività operative, il Gruppo ritiene di avere a disposizione linee (tramite contratti a medio lungo termine) sufficienti ai previsti investimenti e alle esigenze di circolante.