Mercati asiatici – Seduta in ripresa, spicca il Giappone

Seduta di rimbalzo per le principali piazze finanziarie asiatiche, in scia ai rialzi di Wall Street, dove il fattore trainante potrebbe essere stato il crollo del prezzo del greggio unito ad alcuni dati macro economici peggiori delle attese, che lasciano sperare in un atteggiamento meno aggressivo da parte della Federal Reserve.

Tornando in Asia, dove, a galvanizzare i listini giapponesi è stato il dato sul PIL  destagionalizzato nel 2Q 2022, cresciuto dello 0,9% su base trimestrale, sopra il consensus (+0,7%) e la rilevazione preliminare (+0,5%). Il dato annualizzato destagionalizzato ha mostrato un incremento del 3,5%, anche in questo caso meglio delle attese (+2,9%) e della lettura preliminare (+2,2%).

Bene anche la borsa australiana dopo il commento del governatore della Reserve Bank Philip Lowe secondo cui le ragioni per una più lenta stretta monetaria si rafforzano con l’aumento dei costi finanziari.

Intanto gli investitori restano in attesa delle prossime mosse della Fed e della Bce.

Oggi l’Eurotower potrebbe alzare i tassi di interesse di 75 punti base nel tentativo di raffreddare l’ascesa dei prezzi, anche se l’innalzamento del costo del denaro potrebbe esacerbare le difficoltà economiche della regione. Venerdì, invece, i ministri dell’energia continentali si riuniranno a Bruxelles per valutare le risposte alla crisi del settore.

Anche negli Usa la prospettiva è quella di una Federal Reserve ancora restrittiva, con un nuovo ritocco ai tassi di 75 punti base il 21 settembre. Loretta Mester della Fed di Cleveland ha ribadito che ci vorrà diverso tempo per riportare sotto controllo l’inflazione.

Il tutto con il rapporto Beige Book della Fed ha affermato che le prospettive di espansione economica degli Stati Uniti sono deboli, aggiungendo che la crescita dei prezzi ha mostrato segni di decelerazione.

Sul forex, nel frattempo, il cambio euro/dollaro si mantiene sulla la parità, mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen risale a 143,65. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,3) a 88,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 82,3 dollari al barile.

Tornando ai listini asiatici, Cina cauta con Shanghai a +0,1% e Shenzhen a -0,4%. Hong Kong a -0,6%.

Giappone in accelerazione con Nikkei +2,4% e Topix +2,1%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato il 2,1%, lo S&P500 l’1,8% e il Dow Jones l’1,4%.