Mercati – Piazza Affari a +0,9% con le banche nel giorno della Bce

Seduta volatile per le borse europee, che chiudono perlopiù in rialzo nel giorno della Bce. Il Ftse Mib di Milano archivia gli scambi in progresso dello 0,9% a 21.678 punti, trainato dai bancari. Positivi l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), debole il Dax di Francoforte (-0,1%). Bene anche Wall Street, con modesti guadagni per Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,5%) dopo un avvio negativo.

Il Consiglio direttivo della Bce ha alzato di 75 punti base i tassi di interesse e si attende di aumentare ulteriormente il costo del denaro nelle prossime riunioni per frenare la domanda e mettere al riparo dal rischio di un persistente incremento dell’inflazione attesa.

L’Eurotower ha rivisto significativamente al rialzo le proiezioni sull’inflazione, all’8,1% nel 2022, al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024. Le sulla crescita economica hanno invece registrato una marcata revisione al ribasso per la parte restante di quest’anno e per tutto il 2023, collocandosi al 3,1% nel 2022, allo 0,9% nel 2023 e all’1,9% nel 2024.

Christine Lagarde ha poi sottolineato che per il 2023 è prevista una contrazione solo nello scenario negativo estremo, con lo stop a tutte le importazioni di gas, razionamenti in tutta Europa e nessuna compensazione o forniture alternative.

Per quanto riguarda la Fed, il presidente Jerome Powell ha affermato che la banca centrale statunitense deve agire in maniera diretta contro l’inflazione e ha messo nuovamente in guardia contro un allentamento prematuro della politica monetaria. Dichiarazioni che rafforzano l’idea di un altro ritocco dei tassi da 75 punti base il 21 settembre.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite per la quarta settimana consecutiva ai livelli più bassi da maggio (222 mila unità contro 235 mila attese), suggerendo che la domanda di lavoro rimane solida nonostante le prospettive economiche incerte.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 0,995 e il cambio tra biglietto verde e yen torna a quota 144. Tra le materie prime, recuperano terreno le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 89,1 dollari e il Wti (+2%) a 83,5 dollari. Intanto, il report settimanale dell’Eia ha evidenziato un incremento delle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 222 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,94%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto i bancari Unicredit (+6%), Banco Bpm (+5,2%) e Bper (+3,1%) oltre a Finecobank (+2,8%). In calo Telecom Italia (-5,15%), A2A (-2,0%) e Iveco (-1,8%).