MutuiOnline – Ricavi pressocché stabili (-1,1%) nel 1H 2022

Nel 1H 2022 Gruppo MutuiOnline ha registrato ricavi pari a 157,0 milioni, in calo dell’1,1%
rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente.

Il calo dei ricavi è attribuibile alla Divisione BPO, che registra un decremento dei ricavi del 3,9%, passando a 89,8 milioni ed è in parte compensato dalla Divisione Broking, che registra un incremento del 2,9% a 67,2 milioni.

L’Ebitda aumenta del 3,6% a 46,3 milioni, un andamento da attribuirsi alla crescita
dell’Ebitda della Divisione Broking, passato da 23,1 milioni a 25,3 milioni, in parte compensato dal decremento della Divisione BPO, sceso da 21,5 milioni a 21,0 milioni. L’Ebitda margin è pari al 29,5%, in aumento dal 28,1% dell’anno precedente.

Il risultato operativo sale del 15,0% a 36,4 milioni, beneficiando sia della crescita del
risultato operativo della Divisione Broking e della Divisione BPO, rappresentando il 23,2% dei ricavi (19,9% a fine giugno 2021)

Con riferimento alla Divisione BPO, tale risultato è da attribuirsi ai minori
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, per effetto del completamento
dell’ammortamento del maggior valore dei software riconosciuti a seguito del consolidamento di Eagle & Wise Service e Agenzia Italia e ad una svalutazione effettuata nel primo semestre 2021.

L’utile netto aumenta del 18,4% a 27,8 milioni, di cui 27,4 milioni di competenza della capogruppo.

Al 30 giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto è pari a 142,8 milioni, aumentato rispetto ai 53,8 milioni al 31 dicembre 2021. Si segnala che al 30 giugno 2022 la posizione finanziaria netta non include il valore delle azioni di MoneySuperMarket.com Group PLC, pari a 71,0 milioni al 30 giugno 2022 (38,6 milioni al 31 dicembre 2021).

Sulla base dell’evoluzione della domanda, del quadro di elevata incertezza geopolitica
ed economica, dell’aumento dei tassi di interesse, nonché delle problematiche normative in relazione alla disponibilità di mutui agevolati per giovani a tasso fisso in un contesto di tassi crescenti (presenza di un cap di tasso su base storica), la società conferma l’aspettativa di una contrazione del mercato dei mutui residenziali nel terzo trimestre del 2022, che potrà eventualmente estendersi anche al trimestre successivo in funzione della debolezza del mercato dei mutui di acquisto.