Banca Finnat – Commissioni nette in aumento del 10% a 28,3 nel 1H 2022

Nel 1H 2022 il margine d’intermediazione del gruppo si è attestato a 33 milioni, sostanzialmente in linea ai 33,2 milioni consuntivati al 30 giugno 2021.

Le commissioni nette hanno messo a segno un progresso di circa il 10% a/a a 28,3 milioni, con un’incidenza sul margine d’intermediazione dell’86% dal precedente 77,7%.

Il margine d’interesse è sceso a 4 milioni da 5,8 milioni al 30 giugno 2021, principalmente per il minor contributo derivante dalle operazioni sul portafoglio di proprietà della Banca in
pronti contro termine.

Gli utili da cessione o riacquisto di attività finanziarie si sono fissati a 826 mila euro da 44 mila euro al 30 giugno 2021.

Sul margine d’intermediazione hanno viceversa pesato il risultato netto dell’attività
di negoziazione, negativo per 278 mila euro a fronte di un saldo positivo di 1,18
milioni al 30 giugno 2021, nonché da un risultato netto negativo per 440 mila euro dalle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al “fair value” (saldo netto
negativo per 329 mila euro al 30 giugno 2021).

I costi Ooerativi sono diminuiti del 6% a 25,8 milioni, per un’incidenza sul margine di intermediazione scesa al 78,4% dal precedente 82,7%.

Le partecipazioni hanno generato una perdita di 210 mila euro, vs un utile di 408 mila euro nel periodo di confronto.

L’utile netto di gruppo segna una diminuzione del 17,5% a 2,3 milioni, un andamento che sconta soprattutto le maggiori rettifiche effettuate nel semestre (3 milioni vs 95 mila euro nel 2021).

Il patrimonio netto del gruppo si esprime in 216,4 milioni vs 227,2 milioni al 31
dicembre 2021, con un Cet1 capital ratio consolidato pari al 33,7% (31,1% al 31
dicembre 2021) calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito
dell’entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 9 e aderendo alla deroga
concessa dal Regolamento EU 2020/873 (art.473 bis, paragrafo 7bis). Al netto di
tali disposizioni transitorie il Cet1 capital ratio consolidato sarebbe pari al 33,6%.

Le masse totali si attestano a 16,98 miliardi, in diminuzione del 6% rispetto alla fine del 2021 principalmente per il ribasso sofferto, da inizio anno, dagli indici azionari e
obbligazionari globali.