ll Gruppo Intermonte ha chiuso il primo semestre 2022 con un utile netto pari a 4,2 milioni, in calo rispetto dell’8,5% rispetto al pari periodo del 2021.
I ricavi totali netti, pari a 21,2 milioni (-12,3% a/a), sono stati guidati da una crescita a doppia cifra della divisione Investment Banking, che ha contribuito per circa il 35% i ricavi totali netti, e della Divisione Digitale & Advisory, che ha rappresentato l’8% circa dei ricavi.
La divisione Sales&Trading ha contribuito per il 37% dei ricavi totali, mentre la divisione Global Markets, che si confrontava con un primo semestre 2021 da record, ha contribuito per il 20% circa dei ricavi.
I costi si sono ridotti in maniera più che proporzionale rispetto ai ricavi e ammontano a 14,1 milioni, evidenziando un Cost Income del 66,5%.
Il Gruppo ha chiuso il periodo con un IFR Ratio del 3,9x, superiore ai requisiti patrimoniali SREP assegnati da Banca d’Italia, e il ROE adjusted annualizzato si è espresso al 18,8%.
Il Cda ha approvato il primo Bilancio di sostenibilità al 31.12. 2021. A seguito della
quotazione, Intermonte Partners ha identificato alcuni obbiettivi sostenibili di medio periodo, quali: aumentare la soddisfazione dei clienti e della comunità finanziaria; sensibilizzare e promuovere la formazione su temi ESG all’interno della comunità finanziaria; favorire la formazione giovanile in particolare attraverso la Fondazione Intermonte Progetto Giovani; incrementare il benessere dei dipendenti; implementare
iniziative volte a ridurre l’impronta climatica del Gruppo.
I primi due mesi del secondo semestre evidenziano un trend sui ricavi simile a quello del primo, con un leggero miglioramento sulle aree Global Markets e Sales & Trading, che dovrebbero andare verso una base di confronto più favorevole nella seconda parte dell’anno.
Nella seconda parte dell’anno la società dovrebbe beneficiare di nuove iniziative quali l’implementazione di nuove strategie algoritmiche sull’area Global Markets e un avvio a regime dell’attività del nuovo team sui titoli di stato governativi.
I nuovi investimenti nell’area Digital Division & Advisory dovrebbero portare benefici a partire dal 2023.
Pur in un contesto di perdurante incertezza, alla luce dell’andamento del primo semestre e della solidità patrimoniale, il Gruppo ritiene di avere maggiore visibilità per poter ragionevolmente confermare un dividendo in linea con quello dello scorso anno, salvo un ulteriore deterioramento dello scenario macro e di mercato.
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