Bialetti – Ricavi ed Ebitda in crescita, perdita netta si riduce a 2 mln nel 1H22

Il Gruppo Bialetti nei primi sei mesi del 2022 ha conseguito ricavi netti pari a 70,3 milioni, in aumento dell’8,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, beneficiando dello sviluppo estero mediante l’apertura delle filiali commerciali in particolare negli USA e in Australia, dello sviluppo del canale e-commerce, e anche alla ripresa del mercato italiano in seguito al rallentamento della pandemia.

A livello di singoli business, la divisione “Mondo Caffè” (77,3% dei ricavi totali) ha registrato un fatturato di 54,4 milioni (+11,2%), mentre la divisione “Mondo casa” (22,7% dei ricavi totali) di 15,9 milioni (-0,5%).

Dal lato geografico, la principale area di business è l’Italia (61,5% dei ricavi; +7,8% a 43,2 milioni), a seguire l’Europa (16,2% del totale; -6,6% a 11,4 milioni). Il Nord America (6,2% dei ricavi) è l’area geografica che nel periodo ha registrato il maggiore aumento percentuale delle vendite (+35,9% a 4,4 milioni). Infine il Resto del mondo (16,1% dei ricavi) ha totalizzato ricavi per 11,3 milioni (+20,3%).

L’Ebitda del gruppo è pari a 13,2 milioni, in aumento dell’11,5% a/a, con un margine del 18,8%. L’Ebitda normalizzato dalle componenti di carattere non ricorrente e dall’effetto dell’applicazione dell’IFRS 16, è pari a 8,5 milioni (+38,3% a/a), con un margine del 12,1%.

L’Ebit aumenta a 6,7 milioni da 4,7 milioni al 30 giugno 2021, registrando un margine del 9,5%.

Il primo semestre 2022 si chiude con un risultato netto del Gruppo negativo per 2 milioni, contro una perdita di 4 milioni del 2021.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 è pari a 85,9 milioni (112,1 milioni considerando l’applicazione dell’IFRS 16), in aumento rispetto ai 79,4 milioni al 31 dicembre 2021 (105,2 milioni considerando l’applicazione dell’IFRS 16).

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, seppur all’interno di un contesto macroeconomico soggetto ad alta volatilità, in particolare per quanto riguarda i costi di approvvigionamento delle materie prime e le forniture legate all’energia, ad oggi, le evidenze gestionali del gruppo mostrano segnali incoraggianti per quanto riguarda l’andamento del fatturato e della redditività, sostanzialmente in linea con gli obiettivi strategici dell’azienda.