L’assemblea degli azionisti di Cir ha approvato l’annullamento di 170 milioni di azioni ordinarie, prive dell’indicazione del valore nominale, mantenendo invariato l’ammontare del capitale sociale, approvando, tra le altre cose, una nuova autorizzazione al cda per un periodo di diciotto mesi all’acquisto di azioni proprie (fino a un massimo di 220 milioni di azioni, pari a circa il 19,86% del capitale sociale a seguito dell’annullamento).
L’obiettivo è quello di ricostituire un certo ammontare di riserve disponibili in capo alla società tale da consentire in prospettiva una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili nel gruppo e non impiegate nella gestione operativa o al servizio delle partecipazioni operative e ripristinare la necessaria flessibilità nell’ottica di poter realizzare operazioni di distribuzione anche mediante l’acquisto di azioni proprie.
Successivamente all’assemblea, il Cda ha deliberato l’ulteriore proseguimento del piano di acquisto di azioni proprie. Quanto alle caratteristiche del buyback, è stato fissato un esborso complessivo fino a massimi 110 milioni di euro.