Intercos – Player globale nel mercato del beauty

Intercos guarda con fiducia al futuro, sia nel breve che nel medio – lungo termine, e conferma la previsione di un aumento delle vendite nette per il 2022 in un range compreso tra il 10 e il 15%, forte della propria unicità nel settore in termini di diversificazione geografica, di prodotto e di tipologia di clienti. Una solidità già confermata nel primo semestre 2022. Il periodo si è infatti chiuso con ricavi netti aumentati del 17% (+12,7% a tassi costanti e parità di perimetro) a 367,9 milioni, EBITDA adjusted in progresso del 10,4% a 48,7 milioni e un utile  netto adjusted di gruppo balzato del 54,4% a 20,8 milioni. Renato Semerari, CEO di Intercos, ha commentato: “I risultati del primo semestre dell’anno confermano ancora una volta la validità del nostro modello di business, che nonostante le numerose variabili esterne, continua a dimostrare dati economico-finanziari in robusta crescita”. 

Modello di business  

Intercos è uno dei principali operatori business to business a livello globale nella creazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici (Make-up) e per il trattamento della pelle (Skincare) oltre che per il trattamento dei capelli e del corpo (Hair&Body), destinati ai principali marchi nazionali e internazionali, ai marchi emergenti, nonché ai retailer attivi nel mercato della cosmesi e, più in generale, del beauty. 

Fondato nel 1972 da Dario Ferrari, Intercos annovera tra i suoi maggiori clienti i principali marchi dell’industria cosmetica, può contare su un organico di circa 6.400 risorse, 12 centri di ricerca, 16 stabilimenti produttivi e 16 uffici commerciali dislocati in tre continenti.

Intercos da 50 anni interpreta la bellezza, creando prodotti cosmetici e ponendosi quale trend setter in grado di prevedere, anticipare e influenzare le nuove tendenze del mondo della cosmesi, soddisfacendo così le richieste di tutte le tipologie di clienti con prodotti per tutte le fasce di prezzo.

Ultimi avvenimenti

Nei primi sei mesi del 2022 Intercos ha portato avanti il proprio percorso di crescita.

Degno di nota l’accordo commerciale perfezionato lo scorso 12 aprile con la maison Dolce&Gabbana. L’accordo commerciale vede il Gruppo Intercos partner di Dolce&Gabbana per lo sviluppo e la produzione di fragranze e altri prodotti Hair&Body, tale collaborazione si affiancherà alla collaborazione già attiva da anni tra il brand Dolce&Gabbana e il Gruppo Intercos nel segmento del make-up.

Il contratto commerciale prevede una durata quinquennale fino al 31 dicembre 2027, e comporterà un volume di affari aggiuntivo per Intercos a partire principalmente dal 2023.

Nel frattempo, il portafoglio ordini nonché l’andamento degli ordinativi si sono confermati robusti.

A giugno 2022, il portafoglio ordini (Order Book) della società (esclusa la Business Unit Hair&Body) è pari a 343 milioni, in crescita del 37% sullo scorso anno e del 54% sul 2019, anno record in termini di fatturato per l’azienda. La crescita è guidata dalla business unit Make-up che risulta in aumento del 47% sullo scorso anno e del 56% sul 2019, mentre quello relativo allo skincare risulta essere sostanzialmente allineato allo scorso anno ed in aumento del 40% sul 2019.

Nel periodo maggio-giugno 2022, l’ingresso ordini (order in-take) della società (esclusa la BusinessUnit Hair&Body) è stato pari a  106 milioni, sostanzialmente allineato allo scorso anno, di cui il Make-up risulta essere pari a 89 milioni, in linea con il 2021 e in crescita del 21% sul 2019, mentre quello relativo allo skincare risulta essere pari a 17 milioni, allineato al 2021 e in crescita del 20% sul 2019.

Parallelamente la società è rimasta fortemente impegnata sul tema della sostenibilità.

Lo scorso 8 marzo Intercos ha comunicato di aver ricevuto l’aggiornamento del proprio rating di sostenibilità da Ecovadis, una delle principali agenzie di rating ESG e tra le più autorevoli dell’industria cosmetica, la quale, conferma che, per il quarto anno consecutivo il Gruppo fa registrare un sensibile miglioramento delle performance. L’efficace implementazione del piano di sostenibilità ha quindi consentito ad Intercos S.p.A di ottenere la medaglia Platinum, riconoscimento più alto nella scala del valore di Ecovadis, posizionando il Gruppo nell’1% delle società cosmetiche più virtuose a livello globale in materia di performance di sostenibilità.

Inoltre, nel giugno 2022 la controllata CRB Cosmetics, uno dei principali player a livello mondiale nella produzione di prodotti skincare, ha conseguito la Carbon Neutrality nel suo stabilimento in Svizzera, contribuendo in questo modo all’obiettivo del Gruppo di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2025.

Conto economico  

Intercos ha archiviato il primo semestre 2022 con ricavi netti pari a 367,9 milioni, in crescita del 17% (+12,7% a tassi costanti) rispetto ai primi sei mesi del 2021.

La crescita ha interessato tutte le aree geografiche e le business units, con il Make-up che ha superato in modo consistente i livelli pre-pandemici del 2019. Prosegue inoltre l’andamento molto positivo dell’ingresso ordini.

L’EBITDA rettificato si è attestato a 48,7 milioni, in progresso del 10,4%, grazie all’aumento delle vendite e al mantenimento della profittabilità delle due principali business units Make-up e Skincare.

L’incidenza dell’EBITDA rettificato sulle vendite nette è leggermente diminuita, passando dal 14% dei primi sei mesi del 2021 al 13,2% del 2022 per effetto di una minor profittabilità dell’Hair& Body, temporaneamente influenzata da un mix di prodotti meno favorevole dello scorso anno, dall’impatto dell’inflazione energetica e dalla minor efficienza produttiva causata delle difficoltà nel reperimento dei materiali di produzione.

Su base reported l’EBITDA è risultato essere pari a 45,1 milioni, in aumento del 19,3% sullo scorso anno.

Il periodo si è chiuso con un utile netto rettificato di gruppo pari a 20,8 milioni, in crescita del 54,4%. Il notevole incremento registrato rispetto al primo semestre del 2021 è dovuto, oltre che all’aumento dell’EBITDA, al basso costo del debito che è stato più che compensato dagli effetti cambio positivi. Su base reported l’utile netto è stato pari a 18,2 milioni (+4,5%).

Breakdown ricavi

Dalla ripartizione dei ricavi per business unit emerge che nel primo semestre 2022 il Make-up, che rappresenta la maggior quota, pari al 64,3%, ha riportato ricavi per 236,6 milioni in crescita del 24%, e superiori rispetto ai livelli pre-pandemici (+6% vs 2019). La crescita della Business Unit è stata ugualmente sostenuta nei due trimestri di riferimento. Tutte le aree geografiche e tutte le tipologie di clienti hanno registrato crescite consistenti, con Nord America/EMEA ed Emerging Brands/Multinationals in particolare rilievo.

Lo Skincare ha contribuito per 65,3 milioni (17,7% del totale), in aumento dell’8,8%. Il secondo trimestre ha registrato un lieve calo rispetto al record storico registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, sostanzialmente dovuto al lockdown in Cina.

L’Hair& Body ha registrato ricavi per 66,1 milioni, in crescita del 3,5%. Escluso il fattore eccezionale delle vendite di hand sanitizer che hanno caratterizzato il primo trimestre dello scorso anno, la crescita nel semestre sarebbe stata del 10,4%.

Dal breakdown per area geografica si rileva che l’EMEA, principale mercato di sbocco con un’incidenza del 48%, ha consuntivato ricavi per 176,7 milioni, in crescita del 12,2%. La crescita ha caratterizzato in modo preponderante gli Emerging brands europei.

L’America ha registrato ricavi per 124,5 milioni (33,8% del totale), in aumento di 29,2% rispetto all’anno precedente, confermando le eccellenti performance dell’area, sostenute dagli ottimi risultati sia delle Multinationals sia degli Emerging Brands, tanto nel segmento prestige quanto in quello mass.

L’Asia ha apportato ricavi per 66,8 milioni (18,2% del totale), in aumento del 9,9% rispetto ai primi sei mesi del 2021. Il buon andamento è principalmente trainato dalle ottime performance della Korea nel segmento make-up, e sconta gli impatti dovuti ai lockdown che hanno interessato la Cina nel secondo trimestre dell’anno.

Infine, dalla suddivisione per tipologia di cliente emerge che i Multinationals, con un’incidenza del 49,6% del totale, hanno riportato ricavi per 182,3 milioni, in crescita dell’11,9%, grazie agli ottimi andamenti realizzati principalmente in USA e Korea, e che hanno caratterizzato principalmente la business unit del Make-up.

I clienti Emerging Brands si confermano il principale motore della crescita con vendite per 124 milioni(+31,1%; 33,7% del totale). L’incremento, trainato principalmente dal segmento prestige, ha riguardato in modo preponderante gli USA e l’area EMEA.

I clienti Retailers hanno registrato ricavi per 61,7 milioni (+7,9%; 16,8% del totale). 

Stato Patrimoniale 

Il patrimonio netto del Gruppo al 30 giugno 2022 è pari a 391 milioni rispetto a 357,8 milioni al 31 dicembre 2021 evidenziando un incremento di 33,2 milioni. Tale variazione è imputabile principalmente all’utile del periodo (18,2 milioni) e alla riserva attuariale al netto dell’effetto fiscale (3,3 milioni), alla riserva di piani LTIP (1,6 milioni) e infine alla riserva di traduzione (4,9 milioni).

L’indebitamento finanziario netto è pari a 125,1 milioni, sostanzialmente in linea con i 126,6 milioni di fine 2021.

Ratio

Dai principali ratio di bilancio consolidato emerge, al 30 giugno 2022 (annualizzato), un assetto finanziario – patrimoniale equilibrato con un indicatore di rimborso del debito che si mantiene inferiore a 3x e un quoziente di indebitamento minore di 1X.

Di buon livello anche la redditività dei mezzi propri che si mantiene intorno all’11%, in presenza di un ulteriore incremento della base patrimoniale. 

Outlook e guidance

La società guarda con fiducia al futuro, sia nel breve che nel medio-lungo termine, e conferma la previsione di un aumento delle vendite nette per il 2022 in un range compreso tra il 10 e il 15%.

Tutto questo nella certezza della propria unicità nel settore in termini di diversificazione geografica, di prodotto e di tipologia di clienti, con sedici plant produttivi, dodici centri di ricerca e sedici uffici commerciali nel mondo, e della già citata solidità del proprio portafoglio ordini nonché dell’andamento degli ordinativi che continuano a essere robusti.