Landi Renzo ha concluso il primo semestre 2022 con un fatturato di 144,4 milioni, in crescita del +50,5% rispetto ai 96 milioni del 30 giugno 2021.
L’Ebitda adjusted è aumentato a 6,5 milioni da 4,5 milioni, con una margine del 4,5%, mentre l’Ebitda si è attestato a 5,3 milioni (era 3,6 milioni nel 1H21).
L’Ebit è negativo per 3,4 milioni, in lieve miglioramento rispetto al deficit di 3,5 milioni al 30 giugno 2021, dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per 8,7 milioni, di cui 1,7 milioni dovuti all’applicazione dell’IFRS 16 – Leasing (1,2 milioni al 30 giugno 2021).
Il Risultato netto di competenza del gruppo ha evidenziato una perdita pari a 6,8 milioni, rispetto all’utile di 1,5 milioni del 2021.
A fine giugno 2022 l’indebitamento finanziario netto era pari a 158,7 milioni (135,6 milioni al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16,del fair value dei derivati e del debito residuo per acquisizione di partecipazioni), aumentato rispetto ai 133,5 milioni al 31 dicembre 2021.
Pe quanto riguarda l’evoluzione della gestione, sulla base dell’evidenza di segnali di ripresa in alcuni mercati chiave quali l’Europa e dell’area asiatica, nonché del portafoglio ordini di SAFE&CEC, il management conferma gli obiettivi di risultato consolidato del Gruppo per l’esercizio 2022, previsti in crescita rispetto all’esercizio 2021.