Mercati – Chiusura in rialzo per Milano (+2,3%) e l’Europa

Finale positivo per le borse del Vecchio Continente, sostenute in parte dal calo del prezzo del gas e dagli ultimi sviluppi sul fronte ucraino, mentre Wall Street procede in territorio positivo dopo i guadagni dell’ultima ottava. Il Ftse Mib di Milano termina gli scambi in progresso del 2,3% a 22.610 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+2,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+2%), il Cac 40 di Parigi (+2%) e il Ftse 100 di Londra (+1,7%).

Tra gli indici americani, avanzano Dow Jones (+0,8%), S&P500 (+1%) e Nasdaq (+1%), in attesa dei dati di domani sui prezzi al consumo. Le proiezioni indicano un rallentamento all’8% annuo, ma un dato core ancora in accelerazione oltre il 6%. Numeri che dovrebbero rafforzare la prospettiva di un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base nella riunione della prossima settimana, come lasciano presagire anche gli ultimi commenti dei membri della Fed.

In Europa, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel si è espresso in favore di ulteriori aumenti dei tassi anche da parte della Bce, mentre la controffensiva ucraina contro le forze russe nella regione di Kharkiv contribuisce a sostenere il sentiment.

Elementi che favoriscono un recupero dell’euro, dopo le ultime settimane di debolezza. L’euro/dollaro si attesta a 1,013 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si muove in area 142,4.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, a luglio la produzione industriale italiana è tornata a crescere dopo due mesi di flessione (+0,4% su base mensile e +1,4% tendenziale), anche se le prospettive per i prossimi mesi mostrano un possibile ridimensionamento dei ritmi produttivi, come emerso dalla nota mensile dell’Istat.

Tra le materie prime, risalgono le quotazioni del greggio, con il Brent (+2%) a 94,7 dollari e il Wti (+1,9%) a 88,5 dollari al barile.

Intanto, il ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov ha ribadito la minaccia di interrompere le forniture di gas in risposta ad un eventuale price cap, mentre la Commissione europea starebbe elaborando un piano per recuperare gli extra profitti delle centrali elettriche che non funzionano a gas e utilizzare i profitti per sostenere i consumatori.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si stabilizza intorno a 230 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,94%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano soprattutto Fineco (+5%), Bper (+5%), Banca Mediolanum (+4,2%) e Telecom Italia (+3,9%). In coda al listino principale scivola Stm (-0,05%).