Mercati – Milano migliora (+1,7%) con il Vecchio Continente, euro in ripresa

Le borse europee accelerano rispetto all’apertura e i futures di Wall Street viaggiano in territorio positivo, dopo i rialzi dell’ultima ottava. A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l’1,7% in area 22.470 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,3%), il Ftse 100 di Londra (+1,3%) e il Cac 40 di Parigi (+1,2%). In progresso di oltre mezzo punto percentuale i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e il Nasdaq, in attesa dei dati di domani sull’inflazione.

I prezzi al consumo statunitensi dovrebbero evidenziare un rallentamento all’8% annuo, ma il dato core è visto in accelerazione oltre il 6%. Numeri che, laddove venissero confermati, non dovrebbero modificare la prospettiva di un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base nella riunione della prossima settimana. Una visione rafforzata anche dagli ultimi commenti dei membri della Fed Christopher Waller, James Bullard ed Esther George.

In Europa, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel si è espresso in favore di ulteriori aumenti dei tassi anche da parte della Bce, mentre la controffensiva ucraina contro le forze russe nella regione di Kharkiv contribuisce a sostenere il sentiment.

Dinamica che favorisce un recupero dell’euro, dopo le ultime settimane di debolezza. L’euro/dollaro risale così a 1,017 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 142,6.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, a luglio la produzione industriale italiana ha registrato un +0,4% su base mensile (consensus 0,0%), dopo il -2% di giugno (dato rivisto da -2,1%). La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta degli effetti di calendario, evidenzia un calo dell’1,4% rispetto al -0,6% previsto dagli analisti e al -1,1% del mese precedente (rivisto da -1,2%).

Tra le materie prime, invertono la rotta le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 93,9 dollari e il Wti (+1%) a 87,7 dollari al barile. Intanto, il ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov ha ribadito la minaccia di interrompere le forniture di gas in risposta ad un eventuale price cap, in merito al quale si attende una proposta dalla Commissione europea entro fine mese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 230 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svetta Saipem (+7,1%) seguita da Bper (+5,7%), Banca Mediolanum (+3,8%) e Finecobank (+3,5%). Poco sotto la parità, invece, Italgas (-0,4%), Atlantia (-0,1%) e Prysmian (-0,1%).