Obbligazioni – Clima disteso su BTP e spread

Mattinata perlopiù in calo per i tassi europei mentre tra gli investitori inizia a farsi strada l’idea che l’inflazione sia vicina al picco nonostante i policy maker confermino un atteggiamento da “falco”.

I principali listini continentali si muovono positivi con il Ftse Mib che guadagna l’1,8%.

Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ritiene necessario “continuare ad alzare i tassi se proseguirà l’attuale trend dei prezzi al consumo”, sostenendo che dovranno essere “significativi” a fronte di un’inflazione stimata al 10% per fine anno.

Cresce intanto l’attesa per i dati sull’inflazione USA di agosto in arrivo domani, che dovrebbero ulteriormente frenare all’8,1% su base annua, dopo aver già rallentato a luglio dal 9,1% all’8,5%. Dati che dovrebbero fornire spunti sulle decisioni della Fed nella riunione del 21 settembre anche se l’ipotesi più probabile resta al momento quella di un terzo aumento da 75 punti base. L’istituto potrebbe valutare un rialzo meno consistente, pari a 50 bp, solo in caso di una lettura sotto l’8%.

Infine, occhi sempre sulle tensioni internazionali con la controffensiva dell’Ucraina nella regione di Kharkiv.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale cala al 4% (-4 bp) con uno spread a 230 punti (-3 bp) mentre oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa al 3,3% (-2 bp).