Utility (+1,2%) – Si distingue Enel (+2,1%), svetta Industrie De Nora (+17,9%) nei cinque giorni

Nelle sedute dal 5 al 9 settembre 2022 il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato complessivamente un +1,2% rispetto al +2,3% del corrispondente europeo e al +0,8% del Ftse Mib.

Settimana positiva per le borse, con focus sulla politica monetaria e la crisi energetica in Europa. La Bce ha alzato i tassi di 75 punti base, aprendo la strada ad ulteriori ritocchi. Negli Usa, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ribadito l’impegno a contrastare l’inflazione rafforzando l’idea di un altro intervento restrittivo dello 0,75%.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 235 bp, con il rendimento del decennale italiano oltre il 4%.

Tornando al comparto utility, tra le big si distingue Enel (+2,1%) che ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond rivolto agli investitori istituzionali da 1 miliardo di euro. L’emissione ha ricevuto richieste in esubero per circa 2,4 volte, totalizzando ordini complessivi per circa 2,4 miliardi.

La società guidata da Francesco Starace starebbe partecipando alla gara per rilevare una quota significativa di Vector Metering, società attiva negli smart metering che fornisce dati di utilizzo a oltre due milioni di contatori elettricità e gas in Nuova Zelanda e Australia. La valutazione, secondo le prime stime, si aggirerebbe intorno a circa 2 miliardi di euro.

L’Ad di Snam (-1,4%), Stefano Venier, ha detto che l’impatto sull’Italia della sospensione del trasporto di gas russo tramite il gasdotto Nord Stream è “molto indiretto” perché la quasi totalità delle forniture russe all’Italia arriva tramite il gasdotto che attraversa l’Ucraina, che approda in Austria e da lì arriva a Tarvisio.

Hera (-1,9%) ha presentato in anteprima alla fiera Gastech di Milano il proprio innovativo impianto “power to gas” denominato SynBioS, capace di convertire energia elettrica rinnovabile e acque reflue in idrogeno “verde” e, poi, in biometano. L’entrata in esercizio di SynBioS ad oggi è prevista entro il 2023.

Tra le mid svetta Industrie De Nora (+17,9%).

A distanza ERG (+4,6%), che ha perfezionato l’acquisizione da EDP Renewables Italia Holding di sette società, proprietarie di altrettanti parchi eolici situati in Basilicata, Campania e Calabria, con una capacità installata totale di 172 MW e una produzione complessiva annua di circa 400 GWh.

Tra le small fanno meglio PLC (+1,9%) ed Edison (+1,2%), che insieme a Saipem ha acquisito rispettivamente il 50% ed il 10% della società Alboran Hydrogen Brindisi, strumentale alla realizzazione del progetto Puglia Green Hydrogen Valley.

In occasione della sua partecipazione a Gastech 2022, Edison ha annunciato l’avvio di una revisione del proprio portafoglio di contratti gas, per accrescere ulteriormente la diversificazione delle fonti e, in prospettiva, limitare i rischi legati alla continuità degli afflussi tramite gasdotto dai Paesi più esposti a crisi e tensioni interne.