Il primo semestre 2022 ha evidenziato la fase di andamento molto favorevole per El.En, con risultati di fatturato e redditività ancora in forte aumento, ampiamente in linea con le indicazioni previsionali diffuse dal gruppo all’inizio dell’anno.
La domanda si è mantenuta sostenuta nella maggior parte dei mercati di sbocco del Gruppo, continuando ad alimentare un portafoglio ordini che, nonostante gli aumenti dei volumi e dei ritmi di produzione tenuti dagli stabilimenti industriali del Gruppo, si mantiene su livelli molto alti.
Nel dettaglio, i ricavi sono aumentati del 19,4% a 327 milioni, con il settore medicale in crescita del 24,7% a 183 milioni e quello industriale del 13,2% a 144 milioni.
In particolare, la crescita del settore medicale è stata sostenuta in tutti i segmenti applicativi, con l’estetica – che rappresenta il settore più rilevante con una incidenza del 60,7% sul fatturato complessivo – che ha evidenziato un fatturato pari a 111 milioni rispetto ai 94,1 milioni dello stesso periodo del 2021, grazie soprattutto ai sistemi di epilazione.
La crescita è stata più rapida in termini percentuali nella chirurgia e nella fisioterapia a testimonianza che il rallentamento subito in passato in questi segmenti fosse prevalentemente dovuto agli effetti del Covid.
Le vendite nel service post-vendita si avvicinano al 20% del fatturato di settore, con un risultato pari a 33,3 milioni (24,7 milioni nel 1H21) in forte aumento grazie soprattutto alla vendita di fibre ottiche per applicazioni chirurgiche in urologia, la cui produzione aveva subito un forte rallentamento all’inizio del 2021 per alcuni problemi tecnici di produzione superati nei mesi successivi.
Il settore delle applicazioni industriali, invece, è stato trainato dal segmento del taglio lamiera che ha registrato un +14,9% a 122 milioni. Il segmento della marcatura si è mantenuto sostanzialmente stabile con un fatturato di 10,8 milioni (10,9 milioni nel 1H21), mentre il settore delle sorgenti ha segnato un +8,2% a 2 milioni.
A livello geografico, l’Italia ha registrato l’incremento maggiore con un +31,1% a 65,9 milioni, seguita dal +28,4% a 69,2 milioni dell’Europa (+28,4% circa) e dal +13% a 169,7 milioni nel Resto del Mondo.
Risultati positivi anche a livello di redditività, grazie al miglior assorbimento dei costi di struttura e al miglioramento dei margini di vendita soprattutto nel settore industriale, oltre al contributo positivo del rafforzamento del cambio euro/dollaro nel settore medicale.
L’Ebitda è cresciuto del 20,7% a 47,2 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 14,4% (+20 punti base), mentre l’Ebit è salito del 34,1% a 41,4 milioni, con un ros al livello record del 12,7% (+140 punti base) anche grazie ai minori ammortamenti e accantonamenti.
Il semestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 26,6% a 28,4 milioni.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per circa 44 milioni, in di diminuzione rispetto ai 166 milioni al 31 dicembre 2021 complice l’assorbimento di circa 46 milioni del capitale circolante netto destinato alla rapida crescita per prevenire ed alleviare l’impatto sull’attività della crisi delle supply chains.
Gli investimenti in nuovi immobili e nel loro allestimento e in migliorie agli immobili “storici” del gruppo hanno assorbito circa 6,2 milioni nel semestre, di cui 2,4 per il secondo stabilimento di Quanta System a Samarate e 1,7 milioni per le attività cinesi nel settore del taglio. Gli altri investimenti in attrezzature, automezzi e impianti hanno raggiunto i 2,6 milioni nel semestre. Inoltre, degli 11,9 milioni di investimenti contabilizzati, 3 milioni sono in effetti un impiego di liquidità, iscritto nelle immobilizzazioni finanziarie per rifletterne la natura pluriennale. Nel semestre sono stati inoltre pagati dividendi per 17,2 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, i risultati dei primi sei mesi dell’anno sono ampiamente in linea con la guidance annuale indicata nel mese di maggio per l’intero esercizio 2022.
Come si legge nel comunicato, si delinea la concreta possibilità di proseguire l’esercizio con ottimi risultati, con un fatturato consolidato atteso superiore a 660 milioni e il risultato operativo in crescita, anche se la redditività sul fatturato risulterà penalizzata rispetto al primo semestre da inflazione e bolletta energetica.