Seduta in modesto rialzo per i principali listini finanziari asiatici, in scia ai guadagni di Wall Street e in attesa dei dati sui prezzi al consumo Usa in calendario oggi pomeriggio.
Tra gli operatori inizia a farsi strada l’idea che l’inflazione a stelle e strisce sia vicina al suo picco.
Dalle stime emerge un rallentamento del relativo indicatore all’8% annuo, ma un dato core ancora in accelerazione oltre il 6%. Numeri che dovrebbero rafforzare la prospettiva di un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base nella riunione della prossima settimana, come lasciano presagire anche gli ultimi commenti dei membri della Fed.
Per quanto riguarda l’Europa, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha espresso il proprio supporto per ulteriori aumenti dei tassi anche da parte della Bce.
Sullo sfondo restano monitorate la crisi energetica, la guerra in Ucraina, dopo la controffensiva di Kiev, e la situazione sanitaria in Cina con decine di milioni di persone in almeno 30 regioni e province del Paese attualmente in lockdown totale o parziale in condizioni di carenza di cibo e di beni di prima necessità.
Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a 1,013 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen cala a 142,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,2%) a 93,8 dollari e il Wti (-0,2%) a 87,6 dollari al barile.
Tornando ai listini asiatici, Cina in moderato rialzo con Shanghai a +0,2% e Shenzhen a +0,3%. Hong Kong a +0,4%.
Cauti guadagni anche in Giappone con Nikkei +0,2% e Topix +0,3%.
Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso a +1,3%, lo S&P500 a +1,1% e Dow Jones a +0,7%, performance sostenute dal rally di Apple (+3,8%) a seguito di solidi pre-ordini per il nuovo iPhone.