Mercati – Frazionali rialzi in attesa del report Usa sui prezzi

Borse europee lievemente positive, così come i futures di Wall Street prima dei dati chiave sui prezzi al consumo statunitensi. A Piazza Affari, il Ftse Mib scambia in rialzo dello 0,3% in area 22.680 punti. Poco sopra la parità anche il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).

Progressi intorno allo 0,3-0,4% per i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e il Nasdaq, dopo i guadagni della vigilia, agevolati anche dai dati positivi sugli ordini di iPhone che hanno spinto Apple a +3,85%.

Nel primo pomeriggio è atteso il report americano sull’inflazione di agosto, che dovrebbe evidenziare un raffreddamento dell’indice Cpi (-0,1% mensile e +8,1% annuo, da 8,5% di luglio) e un dato core in lieve accelerazione (dal 5,9% al 6,1%).

I numeri contribuiranno a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve, dopo gli ultimi commenti che hanno rafforzato la prospettiva di un ulteriore rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base nella riunione della prossima settimana.

Alcuni operatori ritengono che la banca centrale americana possa terminare anticipatamente il proprio ciclo di inasprimento monetario nel caso l’inflazione mostri di aver raggiunto il picco massimo. Altri credono invece che saranno necessarie prove più chiare di un allentamento strutturale delle pressioni sui prezzi.

In Europa, i riflettori sono puntati sulle misure in arrivo contro il caro energia, che non includeranno il tetto ai prezzi del gas ma potrebbero contenere una proposta per il taglio dei consumi di elettricità in alcune fasce orarie.

Dall’agenda macroeconomica intanto è emerso un peggioramento dell’indice Zew che misura la fiducia degli investitori nell’economia tedesca. A settembre l’indicatore relativo alle aspettative è calato da 61,9 punti a 55,3, complici i timori che una stretta energetica invernale possa innescare una recessione.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale in area 1,016, grazie alle aspettative di un raffreddamento dell’inflazione negli Usa, agli ultimi commenti “hawkish” degli esponenti della Bce e ai recenti sviluppi geopolitici. In calo il cambio tra biglietto verde e yen, pari a 142,2.

Tra le materie prime, avanzano le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) a 94,85 dollari e il Wti (+0,9%) a 88,6 dollari, con lo standby dell’accordo sul nucleare iraniano e il deprezzamento della valuta americana a compensare le preoccupazioni per la domanda globale.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 226 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,93%. Intanto, il Tesoro ha collocato Btp per 7,5 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende maggiormente capitalizzate avanzano soprattutto Telecom Italia (+3,5%), Campari (+1,6%), Fineco (+1,6%) e Unipol (+1,6%). In ribasso invece Prysmian (-1,3%) e Pirelli (-1,1%).