l gruppo Tamburi (TIP) chiude i primi sei mesi 2022 con un utile proforma consolidato di oltre 24 milioni e con un patrimonio netto di 1,06 miliardi, dopo distribuzioni di dividendi per oltre 20 milioni e acquisti di azioni proprie per ulteriori 14 milioni.
Tali risultati non tengono ancora conto dei circa 100 milioni di plusvalenza che deriveranno dalla cessione della partecipazione in Be, definita con un accordo vincolante, che dovrebbe essere perfezionata a breve.
I proventi complessivi delle quote di risultato delle partecipazioni collegate sono stati pari a 25,3 milioni; sarebbero stati circa 38 milioni se si fosse esclusa la quota di risultato negativo connesso con la partecipazione in Alpitour.
Tali dati confermano gli ottimi risultati delle partecipate, in particolare di IPGH, controllante del gruppo Interpump, Roche Bobois, OVS, ITH, controllante del gruppo Sesa, Beta Utensili, BE, Sant’Agata, controllante del gruppo Chiorino, ed Elica.
I ricavi per attività di advisory nel periodo sono stati di circa 0,9 milioni.
Il costo del personale si è ridotto sensibilmente da 40,3 milioni del primo semestre 2021 a 7,7 milioni, un dato sensibilmente influenzato dalla componente delle remunerazioni variabili degli amministratori esecutivi che, in quanto parametrate ai risultati del periodo, hanno avuto un’incidenza assai minore. Inoltre i costi del primo semestre 2021 comprendevano anche oneri significativi per l’assegnazione di stock option.
I proventi finanziari proforma, pari a 16,5 milioni (vs 18,8 milioni nel 1H 2021) comprendono principalmente modeste plusvalenze, dividendi per 7,9 milioni, variazioni di fair value di strumenti derivati per 4,6 milioni, interessi attivi e plusvalenze su obbligazioni per 0,6 milioni.
Gli oneri finanziari proforma, pari a 8,1 milioni (vs 9,1 milioni del 1H 2021) si riferiscono principalmente agli interessi maturati sul bond per 3,9 milioni, a minusvalenze su obbligazioni per 1,3 milioni, ad altri interessi su finanziamenti per 1,2 milioni e a variazioni negative di valore di strumenti derivati per circa 1 milione.
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2022 – tenuto anche conto del prestito obbligazionario, ma senza considerare attività finanziarie non correnti ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve – è negativa per circa 440,1 milioni, rispetto ai circa 380,8 milioni al 31 dicembre 2021.
La variazione del periodo è essenzialmente riferibile all’impiego di liquidità per finalizzare gli investimenti in partecipazioni del semestre, la distribuzione di dividendi e l’acquisto di azioni proprie, il tutto al netto degli incassi.