Mercati – Piazza Affari (+0,4%) la migliore in Europa

Borse europee volatili e avvio lievemente positivo per Wall Street, all’indomani delle vendite innescate dal report sull’inflazione statunitense.

Dopo essere scivolato momentaneamente in territorio negativo, il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,4% in area 22.400 punti. Resiste sopra la parità l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), deboli il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Ftse 100 di Londra (-1,3%). Oltreoceano, rimbalzano leggermente gli indici americani Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,5%), reduci dalla peggior seduta degli ultimi due anni.

I dati americani di ieri sui prezzi al consumo hanno evidenziato persistenti pressioni sui prezzi, rafforzando l’ipotesi di un ulteriore rialzo dei tassi da 75 punti base nella riunione della Fed in programma la prossima settimana, anche se alcuni trader cominciano persino a prezzare un ritocco da un punto percentuale.

In Europa, l’attenzione resta concentrata prevalentemente sulla crisi energetica e sulle risposte dell’Ue. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato oggi un piano per raccogliere 140 miliardi a supporto di famiglie e imprese, limitando le entrate dei produttori di energia a basso costo e imponendo una tassa sugli extraprofitti delle aziende fossili. Fra le altre proposte, la conferma del taglio dei consumi elettrici durante le ore di picco, misure per garantire la liquidità delle utility e una modifica alle regole sugli aiuti di stato.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati peggiori delle attese sulla produzione industriale di luglio dell’Eurozona (-2,3% m/m e -2,4% a/a), mentre negli Stati Uniti i prezzi alla produzione di agosto hanno registrato un -0,1% su base mensile (in linea con il consensus) e un +8,7% su base annua (+8,8% il consensus) a fronte rispettivamente del -0,4% e del +9,8% di luglio.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro oscilla intorno alla parità (a 0,998), mentre il cambio fra biglietto verde e yen scende a 142,9 dopo che le autorità giapponesi hanno ventilato un possibile intervento sul mercato valutario.

Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,8%) a 94,8 dollari e il Wti (+2,1%) a 89,1 dollari, dopo l’incremento delle scorte Usa evidenziato dal report settimanale Api.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 227 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,02%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione gli acquisti premiano banche e finanziari, soprattutto Nexi (+3,4%), Bper (+2,9%), Banco Bpm (+2,5%) e Finecobank (+2,2%). In ribasso invece le utilities Hera (-3,7%) e A2A (-2,5%) oltre a Interpump (-3,4%).