Mercati Usa – Previsto avvio poco mosso dopo il sell-off di ieri

I futures sull’azionario Usa oscillano intorno alla parità, preannunciando una partenza cauta a Wall Steet dopo il pesante tonfo di ieri in scia ai dati peggiori delle attese sull’inflazione a stelle e strisce.

I principali indici americani hanno chiuso la seduta di martedì in forte calo, registrando la maggior perdita giornaliera in oltre due anni. Il Nasdaq ha perso il 5,2%, lo S&P 500 il 4,3% e il Dow Jones il 3,9%.

Sebbene l’entità del crollo di ieri sia stato significativo, lo S&P 500 ha solo cancellato i guadagni delle quattro sedute precedenti innescati dalle aspettative di un raffreddamento dell’inflazione che avrebbe consentito alla Fed di rallentare il ritmo delle strette monetarie.

Il sell-off è stato quindi interpretato più come una ricalibrazione di tale prospettiva piuttosto che un segnale di panico, come dimostra la mancata impennata del Vix, il cosiddetto indice della paura.

Il riposizionamento è stato determinato dal report di agosto sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, che hanno evidenziato un incremento dell’8,3% annuo, con un dato core in accelerazione al 6,3%.

Numeri superiori alle stime degli analisti che hanno rafforzato le aspettative di un altro rialzo dei tassi da 75 punti base nella riunione della Fed in programma la prossima settimana, mentre alcuni operatori cominciano persino a ipotizzare un incremento di un punto percentuale.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi ha visto la diffusione dei dati sui prezzi alla produzione, che ad agosto hanno segnato un -0,1% su base mensile (in linea al consensus) e un +8,7% su base annua (+8,8% il consensus) dal -0,4% e dal +9,8% del mese precedente.