Oil & Gas (-1,1%) – Limita le perdite Tenaris (-0,5%)

Chiusura negativa per le borse europee, dopo che i dati superiori alle attese sui prezzi al consumo negli Stati Uniti ad agosto hanno raffreddato le speranze che l’inflazione abbia raggiunto il suo picco.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,4% a 22.303 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,1%, rispetto al -1,7% del corrispondente indice europeo.

In ribasso le quotazioni del greggio, invertendo la rotta dopo i guadagni della mattinata in scia alla diffusione dei dati sui prezzi al consumo ad agosto negli Stati Uniti superiori alle attese degli analisti.

Lo scorso mese, l’inflazione Usa ha rallentato meno delle previsioni, alimentando le aspettative che la Federal Reserve mantenga un atteggiamento aggressivo sul fronte dei tassi di interesse.

Una prospettiva che ha provocato una nuova impennata del dollaro, dopo una mattinata in cui era proseguita la discesa degli ultimi giorni che aveva contribuito a sostenere il rialzo dei prezzi del petrolio.

A sostenere le quotazioni del greggio erano anche arrivate anche le notizie di una frenata nei colloqui sul nucleare iraniano, con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken che ha dichiarato che è improbabile il raggiungimento di un accordo nel breve periodo.

Tra le big del comparto in rosso Saipem (-2,6%), mentre hanno limitato le perdite Eni (-0,9%) e Tenaris (-0,5%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni tonfo di Saras (-6%), mentre ha chiuso in rialzo Maire Tecnimont (+2,5%).