Global Markets Energy – Greggio in calo su timori domanda

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:

Giornata fiacca per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% e il Ftse 100 lo 0,3%, mentre il Dax è invariato. A Wall Street, il Dow Jones avanza dello 0,3% e S&P 500 e Nasdaq dello 0,1%.

In calo le quotazioni del greggio, tra i persistenti timori per l’outlook della domanda e la forza del dollaro e mentre gli operatori continuano a valutare le prospettive di inflazione e le conseguenti strette monetarie delle banche centrali.

La megalopoli cinese di Chengdu si appresta ad allentare i lockdown, attenuando le preoccupazioni circa i minori consumi del principale importatore di petrolio al mondo a causa delle restrizioni alla mobilità per la politica zero-Covid di Pechino.

Secondo il report dell’Agenzia internazionale dell’energia diffuso mercoledì, però, il paese quest’anno registrerà la maggiore contrazione della domanda oil in oltre tre decenni.

Gli operatori monitorano, inoltre, le notizie sul piano Usa per il riempimento delle riserve strategiche di petrolio, dopo che il Dipartimento dell’Energia ha dichiarato che il piano di restock non prevede un trigger price e che tali acquisti non avverranno probabilmente fino all’anno fiscale 2023.

L’amministratore delegato di Shell, Ben van Beurden, lascerà l’incarico alla fine del 2022 e sarà sostituito da Wael Sawan, mantenendo un posto in consiglio di amministrazione fino a giugno 2023 per poi lasciare il gruppo.

TotalEnergies ha annunciato di aver venduto la sua partecipazione del 18% nel giacimento petrolifero di Sarsang, nel nord del Kurdistan iracheno, a una compagnia canadese per 155 milioni di dollari, con un ulteriore importo condizionale di 15 milioni di dollari che potrebbe essere aggiunto a seconda della produzione e dei prezzi del barile.

Électricité de France (EDF), la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia, ha annunciato di aver rivisto al rialzo l’impatto sui propri conti del calo della produzione di elettricità, a 29 miliardi di euro per l’esercizio 2022 contro i 24 miliardi di euro stimati a luglio. Questa nuova stima si basa sulla revisione al ribasso della produzione nucleare per il 2022, situata “al fondo della forchetta 280-300 TWh e dei prezzi dei futures 2022 al 13 settembre”, ha indicato il gruppo.