Mercati – Piazza Affari (-1,5%) in rosso con il Vecchio Continente

Mattinata in calo per le borse europee, in attesa degli appuntamenti chiave di questa settimana con le banche centrali, in particolare la Federal Reserve. A Milano il Ftse Mib cede l’1,5% in area 21.780 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-1,6%), il Dax di Francoforte (-1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%). Chiusa Londra, che osserva una giornata di lutto per i funerali della regina.

Ribassi intorno al punto percentuale per i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e il Nasdaq, dopo le perdite della scorsa settimana alimentate dal report sui prezzi al consumo peggiore delle attese.

La debolezza dei mercati riflette le aspettative di ulteriori strette monetarie aggressive da parte delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione e i timori di ripercussioni negative sull’economia.

I riflettori sono puntati soprattutto sul meeting della Fed che prenderà il via domani. Gli analisti danno per scontato un rialzo dei tassi di interesse di almeno 75 punti base, senza escludere una stretta da un punto percentuale. Secondo un sondaggio tra economisti condotto dal Financial Times, il costo del denaro negli Usa dovrebbe raggiungere il 4% entro fine anno, per poi attestarsi tra il 4% e il 5% nel 2023.

Sempre in tema di politica monetaria, in settimana sono attese le decisioni anche della Bank of England e della Bank of Japan, che potrebbero incrementare ulteriormente la volatilità sui mercati.

Intanto sul Forex il dollaro si rafforza ancora nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD in discesa a 0,997 e il cambio tra biglietto verde e yen in rialzo a 143,5. La sterlina arretra a 1,136 dollari, dopo aver toccato venerdì i minimi dal 1985.

Tra le materie prime, viaggiano in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 89,9 dollari e il Wti (-1,9%) a 83,1 dollari, nonostante la fine del lockdown di due settimane nella megalopoli cinese di Chengdu.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 228 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 4,08%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione arretrano soprattutto i petroliferi Saipem (-5,5%), Tenaris (-3,7%) ed Eni (-3,3%) mentre viaggiano in controtendenza Amplifon (+0,7%) e Telecom Italia (+0,2%), poco mossa dopo aver registrato nuovi minimi nella scorsa ottava.