Mercati – Previsto avvio debole per l’Europa, oggi chiusa Londra

Prevista una partenza sotto la parità per le borse europee, mentre Londra rimarrà chiusa per i funerali di Stato della Regina Elisabetta II e in attesa della riunione della Federal Reserve in programma tra domani e mercoledì.

Chiusura in ribasso venerdì a Wall Street, con i principali indici americani che sono riusciti a respingere un nuovo tentativo di affondo dimezzando le perdite nel finale. Il Nasdaq ha perso lo 0,9%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,5%.

Tra i mercati asiatici, stamane, shanghai cede lo 0,3% e Hong Kong l’1,1%, mentre Tokyo è rimasta chiusa per festività.

La scorsa settimana lo S&P 500 ha perso quasi il 5% registrando la peggior performance dal 17 giugno, mentre il rendimento del Treasury biennale ha terminato al 3,87% ampliando ulteriormente l’inversione della curva.

La debolezza dei mercati riflette le aspettative di ulteriori interventi decisi delle banche centrali per contrastare l’elevata inflazione e le preoccupazioni che tale atteggiamento aggressivo rischi di innescare una recessione.

Il focus è rivolto soprattutto sul meeting della Fed che prenderà il via domani, con gli analisti che danno per scontato un rialzo dei tassi di interesse di almeno 75 punti base, senza escludere una stretta da un punto percentuale.

Secondo un sondaggio tra economisti condotto dal Financial Times il costo del denaro Usa, per la maggioranza, dovrebbe arrivare al 4% entro fine anno, per restare tra il 4% e il 5% nel 2023.

Sempre in tema di politica monetaria, in settimana sono attese le decisioni anche della Bank of England e della Bank of Japan, che potrebbero alimentare ulteriormente la volatilità sui mercati.

Nel frattempo, riemergono i timori per le tensioni tra Pechino e Washington dopo che il presidente Usa, Joe Biden, ha dichiarato domenica in un’intervista che le forze statunitensi difenderanno Taiwan in caso di invasione della Cina.

Tornando a Piazza Affari, nel Ftse Mib oggi staccano il dividendo Eni (0,22 euro prima tranche) e Stm (0,06 dollari, seconda tranche), mentre Buzzi Unicem rientra nel paniere principale al posto di Exor.