Mercati – Recuperano nel finale, Milano termina a +0,1%

Avvio di settimana volatile per l’azionario, in attesa degli appuntamenti chiave dei prossimi giorni con le banche centrali, in particolare la Federal Reserve. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,1% a 22.140 punti, dopo aver trascorso gran parte della giornata in rosso.

Andamento simile per il Dax di Francoforte (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), mentre il Cac 40 di Parigi cede lo 0,3%. Londra è rimasta chiusa per i funerali della regina Elisabetta II. Oltreoceano, scambiano in lieve ribasso Dow Jones (-0,2%), S&P500 (-0,3%) e Nasdaq (-0,4%).

I riflettori sono puntati sul meeting della Fed che prenderà il via domani e si concluderà mercoledì con un aumento dei tassi di interesse di almeno 75 punti base, senza escludere una stretta da un punto percentuale. L’ipotesi più accreditata fra gli analisti è che il costo del denaro negli Usa raggiunga il 4% entro fine anno, per poi attestarsi tra il 4% e il 5% nel 2023.

La prospettiva di una politica monetaria ancora aggressiva per contrastare l’inflazione alimenta l’incertezza sui mercati e fa temere per la tenuta degli utili societari.

Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che “ci vorranno più tempo e determinazione per far scendere l’inflazione”, anche alla luce del report della scorsa settimana, peggiore delle attese, sui prezzi al consumo statunitensi di agosto.

Nei prossimi giorni sono attese anche le delibere della Bank of England e della Bank of Japan, che potrebbero incrementare ulteriormente la volatilità. Intanto, la Bundesbank ha reso noto che i segnali di recessione si stanno moltiplicando e prevede un calo del Pil tedesco nel terzo e quarto trimestre del 2022 e nei primi tre mesi del 2023.

Sul Forex l’euro/dollaro oscilla intorno alla parità (1,00) mentre il cambio tra biglietto verde e yen sale a 143,3. La sterlina rimane in area 1,14 dollari, in prossimità dei minimi dal 1985.

Tra le materie prime, riducono i precedenti ribassi le quotazioni del greggio con il Brent (-0,5%) a 89,9 dollari e il Wti (-0,5%) a 83,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta poco mosso a circa 225 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 4,04%. Nel frattempo, il tasso sul Treasury decennale ha toccato i massimi dal 2011 oltre il 3,5%, per poi tornare in area 3,47%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione chiudono in vetta Cnh (+2,9%), Telecom Italia (+2,6%) e Amplifon (+2,2%) mentre Saipem (-5,6%), Eni (-1,9%) e Diasorin (-1,7%) si collocano in coda al Ftse Mib.