Il Ftse Mib ha archiviato le ultime cinque sedute con un rialzo complessivo dello 0,1%, in una settimana condizionata dal dato sull’inflazione americana sopra le attese che apre la strada a un’altra decisa stretta sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Gli ultimi dati macro provenienti dagli Stati Uniti hanno fornito indicazioni contrastanti sullo stato di salute dell’economia, rafforzando la prospettiva di un atteggiamento ancora aggressivo nella politica monetaria.
Il focus è quindi rivolto sulla riunione della banca centrale Usa in programma questa settimana, da cui è atteso un rialzo dei tassi di interesse da 75 punti base, anche se non è da escludere un ritocco da un punto percentuale.
Altra ottava volatile per le quotazioni del greggio, tra i timori che le strette monetarie delle banche centrali possano causare una frenata dell’economia globale con ricadute sull’outlook della domanda di petrolio.
I consumi oil sono minacciati dall’atteggiamento aggressivo della Federal Reserve sui tassi di interesse, dal rischio di recessione in Europa a causa della crisi energetica e dalla politica zero-Covid in Cina.
A penalizzare i prezzi ha contribuito inoltre la forza del dollaro, con il mercato scosso anche dalle stime Iea di una crescita quasi nulla della domanda di petrolio nel quarto trimestre a causa dell’indebolimento della domanda in Cina, che si avvia a registrare nel 2022 la maggiore contrazione in oltre tre decenni.
Alcuni analisti sottolineano, infine, che il sentiment ha risentito anche dei commenti del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, secondo cui è improbabile riempire la Strategic Petroleum Reserve fino a dopo l’anno fiscale 2023.
Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -2% w/w, rispetto al -2,5% w/w del corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in calo Saipem (-4,7%), con le vendite che sono prevalse anche su Tenaris (-3,2% w/w) ed Eni (-2% w/w).
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni ribassi a doppia cifra per Saras (-12,9% w/w) e Gas Plus (-20,1% w/w), mentre ha chiuso la settimana in rialzo Maire Tecnimont (+3,4% w/w).
