Il Gruppo Enertronica Santerno ha archiviato il 2021 con un valore della produzione di 36,3 milioni in crescita del 11% rispetto all’esercizio 2020, prevalentemente grazie all’aggiudicazione di commesse nuove nonostante le difficoltà imputabili al contesto internazionale di operatività.
Gli altri indicatori economici presentano invece una contrazione dovuta all’incremento sia dei costi relativi all’acquisto delle materie prime sia dei costi di trasporto, in parte dipendente dagli effetti della pandemia.
Inoltre, un importante difetto seriale relativo a un componente chiave fornito alla Santerno da una delle più grandi aziende a livello mondiale nel settore della elettronica di potenza, ha implicato per la Società di dover sostituire quasi integralmente tutte le macchine vendute ed installate tra il 2018 e il 2019.
A questi fattori si aggiungono da una parte la carenza globale di semiconduttori e, dall’altra, il conflitto russo – ucraino.
L’EBITDA si è attesta a 0,3 milioni, in contrazione del 92% da 3,6 milioni del 2020. Ciò è avvenuto prevalentemente per il significativo incremento dei costi operativi come sopra descritto determinando, quindi, una riduzione dell’EBITDA margin dall’11% dello scorso anno all’1% circa del 2021.
L’EBIT crolla a -2,4 milioni (+0,1 milioni nel 2020) dopo ammortamenti per 1,7 milioni e svalutazioni di attività ed accantonamenti per complessivi 0,9 milioni.
Il Risultato Netto di Gruppo passa da una perdita di 2,5 milioni nel 2020 a un deficit di 16,2 milioni del 2021, dopo oneri finanziari netti per 9,2 milioni e imposte per 4,6 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 cifra in 35,7 milioni in aumento rispetto a 34,8 milioni del 2020.
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