Le borse europee perdono terreno dopo una partenza positiva e al momento viaggiano perlopiù in calo. Lievi ribassi anche per i future di Wall Street, in attesa della riunione della Federal Reserve in programma tra oggi e domani.
A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 21.950 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%), mentre il Ftse 100 di Londra (-0,2%) resiste poco sotto la parità. Ribassi fino al mezzo punto percentuale per i derivati sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e il Nasdaq, dopo i guadagni della vigilia.
Riflettori puntati sul meeting della Fed, che si concluderà domani con un probabile incremento dei tassi di 75 punti base per contrastare l’inflazione. Gli operatori ascolteranno con attenzione le parole del presidente dell’istituto, Jerome Powell, per capire le prossime mosse della banca centrale statunitense.
Le aspettative al momento indicano che il costo del denaro salirà oltre il 4% all’inizio del prossimo anno, per poi mantenersi su livelli elevati per un certo periodo al fine di raffreddare l’ascesa dei prezzi. Ipotesi che continuano ad alimentare un’inversione della curva dei Treasury, sottolineando i timori per un possibile rischio di recessione.
Giovedì si riuniranno anche la Bank of England e la Bank of Japan, mentre oggi la banca centrale svedese ha alzato i tassi di 100 punti base. In Cina, il tasso di riferimento per i prestiti è stato confermato sui livelli attuali, in un contesto di forte calo dello yuan, con le autorità impegnate a garantire un equilibrio tra l’allentamento della politica monetaria e il sostegno alla valuta.
Dall’agenda macroeconomica si segnala l’aumento dei prezzi alla produzione in Germania, che segnano nuovi record sia su base mensile che annuale (+7,9% e +45,8%).
Sul Forex, l’euro/dollaro si mantiene intorno alla parità (1,001) e il cambio tra biglietto verde e yen sale a 143,75. Tra le materie prime, modesti rialzi per le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 92,5 dollari e il Wti (+0,4%) a 85,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si stabilizza a 227 punti base, con il rendimento del decennale italiano in forte aumento, in linea con gli omologhi europei, al 4,18%. Il tasso del T-Bond decennale, intanto, si incrementa al 3,53% e quello del biennale al 4%.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione resistono alle vendite solo Telecom Italia (+1,1%), Moncler (+0,2%) e Atlantia (+0,05%). In calo invece soprattutto Banca Generali (-4,7%), Banca Mediolanum (-3%), Interpump (-2,7%) e Amplifon (-2,5%).