Mercati Usa – Previsto avvio in ribasso in attesa della Fed

I futures sull’azionari Usa cedono lo 0,7-0,8%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street con gli investitori che si preparano a un altro intervento massiccio sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Chiusura positiva ieri per i principali indici americani, che sono riusciti a recuperare terreno nel finale di seduta dopo aver archiviato la settimana peggiore da giugno. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,6%.

Prende il via oggi la due giorni di riunione della banca centrale americana, che secondo le attese domani annuncerà un altro rialzo del costo del denaro da 75 punti base, il terzo consecutivo.

Resta da capire quale direzione prenderà l’istituto di Washington nei prossimi mesi, con gli operatori che ascolteranno con attenzione le parole del presidente Jerome Powell nella conferenza stampa post meeting.

Le aspettative al momento indicano che i tassi di interesse saliranno oltre il 4% all’inizio del prossimo anno, per poi mantenersi su livelli elevati per un certo periodo al fine di raffreddare l’ascesa dei prezzi.

Intanto i rendimenti sulle scadenze a breve della curva dei Treasury, più sensibili ai cambiamenti del costo del denaro, hanno superato ormai da tempo quelle sulle scadenze più a lungo, un segnale che tipicamente indica il rischio di recessione.

In particolare, il tasso sul decennale americano si aggira intorno al 3,5%, mentre quello sul biennale ha toccato i massimi dal 2007 e si dirige verso la soglia del 4% tra i timori che ulteriori strette da parte della Fed provochino un duro colpo all’economia.

Aumentano, inoltre, i segnali dall’allarme per quanto riguarda l’outlook dei risultati societari. Citigroup ha evidenziato che nelle ultime 15 settimane le revisioni al ribasso delle stime hanno superato gli upgrade, mentre ieri gli strategist di Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno messo in guardia sui crescenti rischi per gli utili e le valutazioni dell’equity.

Tornando a Wall Street, Ford cede oltre il 4% nel premarket, dopo aver diffuso delle previsioni per il terzo trimestre inferiori alle attese, con gli analisti preoccupati per l’impatto dei maggiori costi.