Oil & Gas (-1,5%) – In rosso Saipem (-5,6%)

Chiusura positiva per le borse europee, che hanno accelerato nel finale invertendo la rotta dopo una partenza in ribasso in attesa dell’esito della riunione della Federal Reserve domani sera.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,1% a 22.140 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,5%, rispetto al -0,8% del corrispondente indice europeo.

In calo le quotazioni del greggio, ancora penalizzate dalla forza del dollaro in attesa della riunione della Federal Reserve che mercoledì dovrebbe annunciare un ulteriore rialzo dei tassi di interesse da 75 punti base.

La prospettiva di ulteriori strette da parte delle banche centrali per contrastare l’inflazione alimenta le preoccupazioni per il rischio di recessione e, di conseguenza, per l’outlook della domanda di petrolio.

I persistenti timori legati al rallentamento della crescita globale, complici anche la politica zero-Covid in Cina e la crisi energetica in Europa, hanno messo il greggio sulla strada per registrare la prima perdita trimestrale in oltre due anni.

Intanto, un portavoce di Teheran ha dichiarato che l’Iran non esclude la possibilità un incontro a margine dell’Assemblea generale annuale delle Nazioni Unite a New York per rilanciare l’accordo sul nucleare del 2015 con le potenze mondiali.

Tra le big del comparto in rosso Eni (-1,9%), complice lo stacco della cedola di 0,22 euro per azione, con le vendite che hanno colpito in particolare anche Saipem (-5,6%), mentre ha limitato le perdite nel finale Tenaris (-0,2%).