Il Gruppo Hera ha pubblicato la 14a edizione di In buone acque, report tematico di sostenibilità sulla qualità dell’acqua di rubinetto, confermando e rilanciando il proprio storico impegno nei confronti di 3,6 milioni di persone.
Ai loro rubinetti, infatti, la multiutility porta un’acqua potabile economica, sicura e controllata da oltre un milione di analisi all’anno, riuscendo a garantire la continuità di una fornitura tanto essenziale, anche nel corso dell’estate siccitosa appena trascorsa.
Tutto ciò è reso possibile da una politica di investimenti di lungo corso della multiutility, che solo nel 2021 ha destinato al ciclo idrico integrato quasi 200 milioni. In generale, a fronte di investimenti che a livello nazionale non superano una media di 46 euro ad abitante, nel triennio 2019-2021 i territori gestiti dal Gruppo Hera hanno registrato investimenti medi pari a circa 57 euro pro capite.
Nel territorio servito dalla multiutility, l’acqua è controllata da oltre 3.200 analisi al giorno, effettuate dai laboratori del Gruppo ma anche da Romagna Acque e dalle Asl territoriali, che confermano tutte la stessa cosa: l’acqua è non soltanto buona – con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia in commercio, ma è anche sicura – con valori di cloruro, nitrato e nitrito inferiori di oltre l’84% ai limiti di legge.
Con il report “In buone acque”, Hera rende possibile controllare, territorio per territorio, i valori corrispondenti ai diversi parametri dell’acqua, fornendo un dettaglio ulteriore con l’etichetta dell’acqua in bolletta, dove sono indicati i risultati delle analisi per ogni singolo comune servito, aggiornati ogni 6 mesi per ben 19 parametri, confrontati – ove possibile – con i limiti di legge.
Il report fornisce anche i risultati delle analisi, tutti rassicuranti, che il Gruppo Hera effettua per ricercare anche i cosiddetti contaminanti emergenti, per i quali la legge non fissa ancora un limite sulla loro presenza nelle acque potabili.
La multiutility sottolinea come i vantaggi per chi sceglie di bere acqua del rubinetto al posto di quella in bottiglia siano anche economici, oltre che ambientali. Infatti, una famiglia di tre persone può risparmiare in media fino a 480 euro all’anno. Il 54% dei clienti Hera si è già orientato in questa direzione, aiutando così anche l’ambiente attraverso il mancato consumo di oltre 300 milioni di bottiglie di plastica. Se lo facessero tutti, altri 420 milioni di bottiglie potrebbero essere evitati.
“La chiave di ogni miglioramento – commenta Orazio Iacono, Ad di Hera – è fatta di consapevolezza, e questo report ha il preciso obiettivo di veicolare informazioni utili a un corretto dibattito sull’acqua, continuando altresì a rendicontare in maniera puntuale gli investimenti e la qualità dell’acqua distribuita da Hera nei territori serviti. Un’acqua – conclude Iacono – di cui ci si può davvero fidare e che il 54% dei nostri clienti utilizza già per dissetarsi al posto di quella in bottiglia, un dato superiore alla media italiana pari al 29% e che auspichiamo aumenti ancora in futuro nella direzione della sostenibilità ambientale e del risparmio economico.”
La 14a edizione di “In buone acque” sarà distribuita anche al Festival dell’Acqua organizzato a Torino dal 21 al 23 settembre.