Chiusura negativa per le borse europee, con il focus dei mercati rivolto alla riunione della Federal Reserve che questa sera dovrebbe annunciare il terzo rialzo consecutivo dei tassi di interesse da 75 punti base.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,7% a 21.773 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,8%, rispetto al -0,9% del corrispondente indice europeo.
In calo le quotazioni del greggio, ancora appesantite dalla forza del dollaro in vista dell’ulteriore stretta da parte della Federal Reserve e degli interventi delle altre banche centrali che rischiano di frenare l’economia globale impattando la domanda di petrolio.
I prezzi del greggio hanno perso circa un terzo del proprio valore da inizio giugno, cancellando i guadagni seguiti allo scoppio della crisi ucraina e avviandosi a registrare il quarto calo mensile consecutivo tra i crescenti timori di recessione.
A pesare sulle quotazioni contribuisce anche il potenziale incremento dell’offerta, dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che rilasceranno altri 10 milioni di barili dalle riserve strategiche a novembre, prima del bando Ue alle forniture russe da dicembre.
Dall’altra parte, però, un documento Opec+ ha mostrato che il gruppo ha mancato l’obiettivo di produzione per 3,583 milioni di barili al giorno ad agosto – pari a circa il 3,5% della domanda globale di petrolio.
Tra le big del comparto in rosso Saipem (-3,7%) e Tenaris (-1%), mentre ha limitato le perdite Eni (-0,7%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rimonta Saras (+4%), mentre ha chiuso in calo Maire Tecnimont (-3,2%).