Nel secondo trimestre 2022 il mercato immobiliare residenziale ha confermato la propria resistenza anche rispetto all’attuale congiuntura economica.
E’ quanto emerge da una nota diffusa da Gabetti Property Solution e citata da AbitareIn riportante alcune elaborazioni sull’andamento del settore.
Secondo quanto si rileva dai dati relativi al secondo trimestre dell’anno pubblicati
dall’Agenzia delle Entrate – spiega la nota – l’attuale congiuntura economica, sempre più caratterizzata dall’aumento dell’inflazione che ha raggiunto l’8%, dal rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE, dal rincaro dei beni energetici e da una contrazione generale dell’economica globale, non ha impattato sulle intenzioni di chi vuole comprare o vendere casa.
Nel primo semestre dell’anno si è registrato un incremento delle transazioni che deriva principalmente dai capoluoghi e dalle grandi città (+10,4%) rispetto ai non capoluoghi (+7,7%).
Tra le città che registrano un andamento positivo – prosegue la nota – “Milano è cresciuta in tutto il semestre del 2022 del +17,5%. Tuttavia, nel secondo trimestre dell’anno si posiziona come penultima tra le grandi città con il +3,8% rispetto al secondo trimestre del 2021”.
“Il calo al Q2 è indicativo del fatto che il combinato disposto tra prezzi di vendita elevati, che a Milano registrano una crescita ben al di sopra della media nazionale, e aumento dei tassi di interesse dei mutui, ha rallentato le compravendite del settore residenziale”.