Mercati – Apertura in rosso per l’Europa, Milano a -1,4%

Partenza in calo per le borse europee, all’indomani della nuova stretta decisa dalla Federal Reserve e in attesa degli interventi di diverse altre banche centrali nel mondo, mentre tornano in primo piano i timori per la crisi ucraina.

A Milano il Ftse Mib cede l’1,4% in area 21.730 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%) e il Ftse 100 di Londra (-1%).

Come da attese, la Fed ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base per la terza volta consecutiva, portandoli sui massimi da inizio 2008 al 3-3,25% e annunciando ulteriori ritocchi per contrastare le pressioni sui prezzi.

Il chairman Jerome Powell ha infatti ribadito l’impegno a proseguire i rialzi del costo del denaro fino a che non verrà raggiunto il target dell’inflazione al 2%, sottolineando come non ci sia “una strada indolore per farlo”.

L’istituto di Washington ha inoltre tagliato le previsioni di crescita del Pil indicando un’espansione dello 0,2% quest’anno e all’1,2% nel 2023, mentre nelle previsioni dei policymaker i tassi potrebbero salire al 4,4% quest’anno e al 4,6% il prossimo.

Sempre in tema banche centrali, gli operatori si attendono per oggi altre strette da parte della Bank of England, dalla Norges Bank, e dalla Banca nazionale svizzera, che potrebbe porre fine a oltre sette anni di tassi negativi.

A innervosire ulteriormente il sentiment dei mercati contribuiscono, inoltre, i timori di un’ulteriore escalation della guerra in Ucraina, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato una mobilitazione dei riservisti.

Intanto sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 0,982. In rialzo a 145,5 il dollaro/yen, con la moneta nipponica sui minimi da 24 anni dopo che la Bank of Japan ha mantenuto invariata la sua politica ultra-accomodante.

Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 90 dollari e il Wti (+0,2%) a 83 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 225 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, male in avvio in particolare Stm (-2,5%), Moncler (-2,4%), Diasorin (-2,4%), Stellantis (-2,4%), Prysmian (-2,3%), Saipem (-2,2%) e Pirelli (-2,1%).