Tech (+2,8%) – Tim in rimonta (+5,7%)

Il Ftse Italia Tecnologia termina a +2,8% a fronte del +1,3% dell’Euro Stoxx Tecnologia e del +1,2% del Ftse Mib.

Seduta positiva per le borse europee, prima della riunione della Fed che ha alzato i tassi di 75 punti base per la terza volta consecutiva. La prospettiva di un ulteriore inasprimento della politica monetaria alimenta l’incertezza per la tenuta dei conti societari e i rischi di una possibile recessione economica. Focus anche sulle tensioni geopolitiche, dopo la chiamata del presidente Putin alla mobilitazione parziale per i cittadini in età militare.

Tornando al comparto tech e tlc di Piazza Affari, chiude in rialzo Stm (+3,2%). Prosegue il recupero di Tim (+5,7%) che secondo fonti di stampa dovrebbe inviare entro questa settimana una lettera formale alla Cdp per chiedere conferma delle intenzioni di procedere sulla rete unica e concordare una proroga della scadenza per la proposta non vincolante a dopo le elezioni. Il nodo principale resta il prezzo, con la Cassa che valuterebbe la rete tra i 15 e i 18 miliardi di euro.

Intanto, Xavier Niel, patron di Iliad, ha acquistato il 2,5% di Vodafone attraverso il veicolo Atlas Investissement, sottolineando le “opportunità per ridurre ulteriormente i costi, migliorare la redditività, accelerare lo sviluppo della banda larga in Germania e in altre aree, concentrare l’attenzione sull’innovazione”. Notizia che riporta l’attenzione sul consolidamento del settore tlc.

Fra le mid cap spicca Sesa (+1,6%). Stessa variazione, fra le small, per Esprinet, che ha avviato un roadshow rivolto ai principali azionisti istituzionali di Cellularline con l’obiettivo di illustrare il razionale e le ragioni alla base dell’opa.