Ieri il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,1% a 21.799 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un -1,9% rispetto al -2,3% del corrispondente indice europeo.
Gli investitori continuano a monitorare le mosse delle banche centrali intente ad alzare i tassi di interesse per contrastare l’inflazione, anche a costo di sopportare una recessione economica.
Dopo il terzo rialzo consecutivo della Fed di 75 punti base, il presidente Jerome Powell ha ribadito l’impegno a proseguire le strette monetarie finché non verrà raggiunto il target dell’inflazione al 2%.
Inoltre, l’istituto di Washington ha tagliato le previsioni di crescita del Pil allo 0,2% per il 2022 e all’1,2% per il 2023, indicando che i tassi potrebbero salire al 4,4% quest’anno e al 4,6% il prossimo.
Tra le big del comparto, in calo Interpump Group (-2,3%), Cnh Industrial (-3,2%) e Buzzi Unicem (-1,8%).
Nel segmento delle medie capitalizzazioni, bene Cementir (+0,9%) e Ariston Holding (+0,6%). Negative Datalogic (-4,1%) ed El.En (-4,9%).
Tra le small cap, spicca Vianini Industria (+4,9%). Denaro anche su Servizi Italia (+2,7%) e Sit Group (+0,9%). In modesto progresso Fiera Milano (+0,5%).
Le vendite hanno colpito in particolare Intek Group (-4,2%), Somec (-4,2%) e Caltagirone (-6,7%).