Lucisano Media Group – Buoni i risultati 2021 e cospicua la pipeline, ma il Covid ha creato incertezza sul futuro

Lucisano Media Group chiude il 2021 con ricavi in crescita del 29,6% a 46 milioni, Ebitda in progresso del 34% e utile raddoppiato a 2,4 milioni nonostante le difficoltà di un settore ove le trasformazioni in atto a valle degli effetti derivanti dalla pandemia aprono forti incertezze dopo i segnali di ripresa del 2020. Questo in quanto: “Il 2021 è stato un anno estremamente positivo ed in chiave prospettica abbiamo una pipeline di opere molto forte, ma – come afferma Federica Lucisano, AD di gruppo, – è innegabile che le sale cinematografiche abbiano invece vissuto un altro anno complesso”. Sul futuro però aleggia il persistere della crisi delle sale e l’accesa concorrenza fra produttori.

Modello di business

Lucisano Media Group, che controlla al 100% Italian International Film (IIF) fondata dal presidente Fulvio Lucisano nel 1958, è una realtà attiva sia nella produzione cinematografica nazionale, in particolare della commedia italiana, sia nell’ambito della distribuzione, portando sugli schermi italiani grandi successi internazionali. La società ha avviato l’attività nella produzione cinematografica, ampliando nel tempo il business a segmenti correlati (distribuzione, produzione televisiva, gestione multiplex, co-produzioni internazionali).

Il gruppo opera attraverso 3 business unit:

  • Produzione di film per cinema e Tv
  • Distribuzione di film autoprodotti e acquistati
  • Gestione multiplex

Grazie ad un modello di business integrato offre ai partner commerciali soluzioni personalizzate e accede con maggior facilità alle differenti opportunità di mercato.

La library è composta da 321 film, di cui 157 di proprietà, 141 di carattere temporaneo fino al 2023 e 223 relativi a film per la tv. 

Ultimi avvenimenti

A marzo è stata resa disponibile online su piattaforma Netflix la seconda stagione di “Guida astrologica per cuori infranti” per la regia di Bindu de Stoppani e Michela Andreozzi. Inoltre, sono usciti nelle sale cinematografiche “C’era una volta il crimine” di Massimiliano Bruno, terzo episodio della saga, “Luigi Proietti detto Gigi” di Edoardo Leo e “Moonfall”, diretto Roland Emmerich, distribuito in Italia da IIF tramite Rai Cinema.

Nel mese di febbraio la controllata Italian International Film (IIF) e Kubla Khan 1990 di Umberto Massa hanno acquisito l’opzione sui diritti biografici per realizzare una serie TV sulla vita e la carriera di Raffaella Carrà. E’ stata inoltre avviata la preparazione delle riprese della coppia di film “I migliori giorni” e “I peggiori giorni” per la regia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno.

A gennaio è stato distribuito sulla piattaforma Sky “Lasciarsi un giorno a Roma” di Edoardo Leo, con successivo ritorno in sala a febbraio a fronte del gradimento riscontrato. Nello stesso mese sono proseguite le riprese della seconda stagione di “Mina Settembre” per la regia di Tiziana Aristarco e le attività̀ di scrittura della terza stagione.

Conto Economico

Lucisano ha archiviato il 2021 con un fatturato in crescita del 29,1% a 41,6 milioni. La business unit Produzione e Distribuzione ha registrato ricavi per 35,3 milioni (+41% rispetto al 2020); meno favorevole l’attività delle Sale Cinematografiche, che hanno ridotto il giro d’affari da 7,2 milioni del 2020 a 6,4 milioni.

L’Ebitda, pari a 16,8 milioni (12 milioni nel 2020) con relativa marginalità del 40,5% (39% nel 2020), è stato conseguito grazie alle performance della Business Unit Produzione e Distribuzione, alla continua azione di contenimento di costi operativi nell’area dell’esercizio sale cinematografiche e, in generale, ad un attento controllo dei costi operativi.

L’Ebit si attesta a 3,8 milioni (+55,5% a/a) nonostante l’incremento del 29% a 13,1 milioni di ammortamenti e svalutazioni.

L’utile, al netto di oneri finanziari per 0,9 milioni (1 milione nel 2020) e imposte quasi duplicate a 0,4 milioni, cifra in 2,4 milioni, segnando un netto miglioramento rispetto ai 1,2 milioni del 2020.

Stato Patrimoniale

L’indebitamento finanziario netto diminuisce leggermente da 19,4 a 19,2 milioni. Il patrimonio netto beneficia del risultato dell’esercizio attestandosi a 39,5 milioni (37,1 milioni a fine anno 2020).

Ratio

Gli indicatori di indebitamento e patrimonializzazione mostrano un ulteriore miglioramento con un rapporto PFN/Ebitda pari a 1,14x (1,55 nel 2020) e PFN/Equity di 0,49x (0,52x nel 2020). Il ROE balza al 6,2% dal 3,3% di fine 2020.

Outlook

Nonostante l’alleggerimento delle misure anti Covid-19, il 2021 non è stato un anno facile per il settore cinematografico che ha segnato una riduzione del giro d’affari del 7,2% verso il 2020. In corso d’anno è stato chiuso definitivamente del 7% delle sale cinematografiche presenti sul territorio e si sono ridotti il 5% degli schermi attivi. In particolare il 10% dei cinema con una sola sala sono stati chiusi, mentre le multisale sono diminuite del 3% rispetto all’anno precedente.

Il management dichiara che, in merito alla prevedibile evoluzione della gestione, occorre ancora una volta distinguere tra il comparto produttivo/distributivo e quelle dell’esercizio delle sale.

La controllata Italian International Film ha ulteriormente sviluppato l’attività̀ produttiva e distributiva, creando una significativa pipeline di progetti che vedranno la luce nel 2022 e 2023. Tutto questo consente, a parere della direzione, di guardare all’evoluzione della gestione con fiducia e ottimismo. In tale contesto, il programma industriale 2022-2024 evidenzia un ottimo livello di ricavi attesi grazie alle opere già̀ in corso di realizzazione e agli investimenti per lo sviluppo di nuovi progetti.

Il contesto di mercato non è roseo, data la forte concorrenza esercitata dai big di settore, ma gli accordi già siglati pongono le basi per un’ulteriore crescita del giro d’affari.

In merito all’esercizio delle sale cinematografiche, la società ritiene inopportuno prendere a riferimento il 2021 per prevedere l’immediato futuro. Tuttavia, l’eccezionale riempimento delle sale nel periodo immediatamente precedente al Natale 2021, in concomitanza con l’uscita di titoli di richiamo e prima del successivo rafforzamento delle misure di prevenzione sanitaria, consentono di guardare con fiducia al futuro.

Intesa Sanpaolo, nello studio del 28 aprile, valuta positivamente l’importante pipeline di nuove proiezioni accumulata dalla società per gli anni 2022 e 2023 e conferma le stime di un fatturato in crescita a fine 2022 a 54,1 milioni dai 41,6 milioni realizzati nel 2021. Questo grazie al buon andamento della produzione che ci si aspetta possa più che compensare gli introiti dalle sale cinematografiche ipotizzati inferiori del 45% rispetto al periodo pre-Covid. L’Ebitda di 20,9 milioni segna una diminuzione in termini marginali dal 40,4% al 38,6% per la difficoltà di contenere ulteriormente i costi, dopo i significativi risparmi realizzati nel 2021. Il risultato netto è previsto aumentare a 5,5 milioni, più che duplicato rispetto al 2020. Stabile il debito finanziario stimato in 29,6 milioni verso 29,2 milioni del 2021.

Per il 2023 gli analisti, in considerazione della programmata produzione di 8 nuovi film e di una performance di Multiplex ancora al di sotto dei livelli pre-Covid (-20%), stimano ricavi pari a 65,1 milioni, un Ebitda margin stabile al 38,6% e un utile netto in crescita a 7,6 milioni. L’indebitamento finanziario netto potrebbe salire a 32 milioni, vista la necessità di anticipare il pagamento dei costi di produzione, salvo poi rivalersi su co-produttori, licenziatari e beneficiare di incentivi fiscali.

Borsa

Da inizio 2022 il titolo ha messo a segno un progresso del 5,51%, sovraperformando nettamente il Ftse Italia Growth che ha lasciato sul terreno il 20,69 per cento.

Dopo un andamento in calo fino al 9 marzo scorso quando ha toccato il minimo del periodo considerato a 1,09 euro, scontando le incertezze del mercato legate al contesto geopolitico, il titolo ha recuperato fino a raggiungere il 5 maggio 1,39 euro, massimo da inizio anno.

Nonostante il contesto del settore sia ancora influenzato dalle incertezze innescate dalle misure di contenimento del Covid, soprattutto per quanto attiene le sale cinematografiche,  l’andamento delle attività di produzione e distribuzione e la pipeline sostengono le attese del giro d’affari del gruppo.

Il titolo oggi tratta in area 1,35 euro, un prezzo ben al di sotto del target price indicato dagli analisti di Intesa Sanpaolo lo scorso 28 aprile pari a 2,40 euro, importo che incorpora un potenziale upside di circa il 78% rispetto alle quotazioni attuali.

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