Mercati – Apertura debole per l’Europa, Milano a -0,5%

Partenza sotto la parità per le borse europee, con gli operatori intenti a valutare le prospettive dell’outlook dell’economia globale dopo le ulteriori strette monetarie annunciate da diverse banche centrali, a cominciare dalla Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 21.700 punti. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Mercoledì la Fed ha dato il chiaro segnale di essere disposta a tollerare una recessione come costo da pagare per riportare l’inflazione sotto controllo, segnalando ulteriori rialzi dei tassi di interesse entro fine anno.

Intanto Goldman Sachs ha tagliato il target per quest’anno dello S&P 500 da 4.300 a 3.600 punti, ritenendo che la prospettiva di ulteriori decisi interventi sul costo del denaro peserà sulle valutazioni dell’azionario Usa.

Diverse altre banche centrali nel mondo ieri hanno seguito la decisione della Fed alzando i tassi, tra cui la Bank of England, la Norges Bank e la Banca nazionale svizzera, con quest’ultima che ha abbandonato i tassi negativi dopo quasi 8 anni.

Tra le poche eccezioni ci sono la Turchia, controcorrente rispetto al resto del mondo tagliando il costo del denaro nonostante un’inflazione all’80%, e la Bank of Japan, che ha confermato il proprio atteggiamento ultra-espansivo.

Tokyo è però intervenuta per la prima volta dal 1998 per frenare la caduta dello yen, scivolato sui minimi da 24 anni nei confronti del dollaro. Una mossa che secondo gli analisti è destinata ad avere un impatto di breve durata, poiché non risolve il problema alla base della debolezza della valuta, ossia una politica monetaria ancora accomodante rispetto alla svolta restrittiva degli altri paesi.

Sul Forex il cambio dollaro/yen si mantiene a 142,3 mentre l’euro/dollaro tocca nuovi minimi poco sopra quota 0,98. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,7%) a 89,9 dollari e il Wti (-0,8%) a 82,9 dollari, avviandosi a registrare la quarta perdita settimanale consecutiva.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 220 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,17%. Negli Usa il rendimento del Tbond si è impennato di 18 punti base al 3,7%, sui massimi da oltre un decennio.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Diasorin (+0,8%), Inwit (+0,7%), Italgas (+0,6%) e Campari (+0,5%), mentre arretrano Banca Generali (-1%), Banco Bpm (-1%), Finecobank (-0,9%), Bper (-0,8%), Intesa Sanpaolo (-0,8%) e Saipem (-0,8%).