Oil & Gas (-0,6%) – In rialzo Saipem (+3,2%)

Chiusura negativa per le borse europee, con gli operatori intenti a valutare le prospettive dell’outlook dell’economia globale dopo le ulteriori strette monetarie annunciate da diverse banche centrali, a cominciare dalla Fed.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1,1% a 21.799 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,6%, rispetto al -0,1% del corrispondente indice europeo.

In rialzo le quotazioni del greggio, rimbalzando dopo essere scivolate dell’1% mercoledì sulla prospettiva di un incremento della domanda cinese e dei rischi geopolitici, salvo però rallentare nel finale di seduta.

La domanda di greggio in Cina, il maggiore importatore di petrolio al mondo, è in ripresa, dopo essere stata frenata dalle rigide restrizioni contro il Covid-19. Secondo alcune indiscrezioni, almeno tre raffinerie statali cinesi e una raffineria privata starebbero valutando di aumentare la produzione fino al 10% in ottobre rispetto a settembre, in vista di una domanda più forte e di un possibile incremento delle esportazioni nel quarto trimestre.

Segnali opposti arrivano, invece, dagli Stati Uniti, dopo i dati che hanno mostrato che la domanda di benzina e diesel sono scese sui livelli stagionali più bassi da oltre un decennio, mentre il report settimanale Eia ha evidenziato un incremento delle scorte di greggio.

Nel frattempo, la Russia va avanti sulla più importante mobilitazione militare dalla Seconda guerra mondiale, sollevando i timori che un’escalation della guerra in Ucraina possa danneggiare ulteriormente l’offerta.

Tra le big del comparto in evidenza Saipem (+3,2%), mentre ha chiuso in calo Tenaris (-1,4%). Sostanzialmente invariata Eni.