Il Ftse Italia Servizi Finanziari ha riportato un -1,1%, rispetto al -1,9% dell’analogo indice europeo e al -1,1% del Ftse Mib.
Seduta in calo per le borse europee, all’indomani della riunione della Fed che ha alzato i tassi di 75 punti base per la terza volta consecutiva. Anche gli istituti di Svizzera, Norvegia e Regno Unito hanno aumentato il costo del denaro, mentre la banca centrale giapponese ha mantenuto invariata la sua politica accomodante.
Nell’eurozona, il bollettino Bce ha stimato una crescita del Pil pari in media al 3,1% nel 2022, per poi registrare un calo allo 0,9% nel 2023 e risalire all’1,9% nel 2024. Gli esperti hanno inoltre rivisto al rialzo le proiezioni sull’inflazione, che si porterebbe mediamente all’8,1% nel 2022, al 5,5% nel 2023 e al 2,3% nel 2024.
Sul Forex, l’euro/dollaro oscilla ancora intorno la parità mentre sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund resta in area 225 bp, con il rendimento del decennale italiano oltre il 4,1%.
Sul listino principale continua il buon momento di Fineco che svetta a +4,8%.
Positiva anche Banca Mediolanum (+0,7%). Il Cda di Mediolanum Gestione Fondi SGR ha deliberato un rimborso parziale pro-quota del Fondo “Mediolanum Real Estate” per un importo di 27,9 milioni, pari al 12,13% del patrimonio netto del ondo al 30 giugno 2022 (241,1 milioni), diminuito del provento (3 milioni) e del rimborso di capitale (7,6 milioni), successivamente distribuiti il 1° agosto 2022 e pagati il 3 agosto 2022. La distribuzione sarà effettuata a titolo di rimborso anticipato del capitale sottoscritto.
Tra le mid, male Tamburi (-3,5%) che ha informato che è stato fissato al 26 settembre il closing dell’accordo per l’acquisto del 43,209% di Be Shaping the Future, in quanto sono state ottenute tutte le autorizzazioni e i consensi antitrust e golden power.
Tra le small, infine, scivola in coda Conafi Prestito (-5,4%).