Mercati – Apertura poco mossa per l’Europa, Milano positiva a +0,6%

Partenza cauta per le borse europee, all’indomani delle elezioni in Italia e in un contesto che vede ancora sotto pressione gli asset rischiosi tra i crescenti timori per l’elevata inflazione e il rischio recessione.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 21.200 punti. Poco mossi anche il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).

L’attenzione degli operatori questa settimana resterà concentrata sui dati macroeconomici, tra cui il report sul Pil Usa e gli indici Pmi in Cina, per valutare lo stato di salute dell’economia globale, oltre che sugli interventi di diversi esponenti della Federal Reserve.

L’agenda di oggi prevede l’indice Ifo di settembre in Germania, mentre sul fronte banche centrali è atteso il discorso del presidente della Bce, Christine Lagarde, in occasione dell’audizione alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo.

Focus, inoltre, sul risultato del voto in Italia di ieri, che ha visto la vittoria del centrodestra e Fratelli d’Italia primo partito, con Giorgia Meloni che si avvia a diventare il primo presidente del Consiglio donna.

Intanto sul Forex prosegue la corsa su nuovi record del biglietto verde, con il biglietto verde che ha toccato nuovi minimi a 0,964 e il dollaro/yen risalito in area 144. In calo la sterlina a 1,062 sul dollaro, dopo aver toccato un nuovo minimo sotto quota 1,04 in scia alle preoccupazioni che il piano di tagli alle tasse del nuovo premier britannico minacci di alimentare ulteriormente l’inflazione.

Tra le materie prime ancora in ribasso le quotazioni del greggio, reduci dal quarto declino settimanale consecutivo e scivolate sui minimi da inizio gennaio, con il Brent (-1,7%) a 83,6 dollari e il Wti (-1,7%) a 77,4 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 235 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,47%, in attesa di conoscere il programma del Tesoro sulle emissioni del quarto trimestre, oltre all’annuncio sul collocamento a medio-lungo termine in calendario giovedì.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Finecobank (+2,3%), Telecom Italia (+1,4%), Moncler (+1,2%), Ferrari (+1,2%) e Campari (+1%), mentre arretrano Tenaris (-1,3%), Eni (-1,3%), Saipem (-1,1%) ed Enel (-1%).