TrenDevice archivia il primo semestre 2022 con ricavi pari a 9,6 milioni (+91% rispetto a al 30 giugno 2021).
L’EBITDA si è attestato a 5mila euro (-53%), dinamica principalmente riconducibile a marginalità ridotta sui prodotti venduti mediante i marketplace esteri, costi
fissi e del personale che, in linea con il trend storico della società, hanno un impatto più elevato sul primo semestre, crescente pressione competitiva dei concorrenti esteri, politica di overstock decisa dal management.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 920mila euro rispetto al deficit di 422mila euro al 30 giugno 2021.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 5,6 milioni rispetto a 4,1 milioni al 31 dicembre 2021.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione la società riporta che “L’attuale scenario di forte incremento dei costi dell’energia avrà un impatto marginale sulla redditività della società, in quanto il refubirshment non è un’attività ad alto assorbimento di energia”.
“Grazie ai volumi di vendita tipicamente più elevati che caratterizzano la seconda metà dell’anno, a parità di costi fissi, gli amministratori ritengono che anche nel 2022 il secondo semestre contribuirà a migliorare sensibilmente l’EBITDA ed il risultato operativo dell’anno in corso”.
“Il management sta proattivamente valutando tutte le opzioni strategiche che il mercato offre al fine di garantire il costante finanziamento della crescita, il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita di lungo termine approvati dal CdA e il rafforzamento patrimoniale”.
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