ICF, società tra gli operatori di riferimento a livello nazionale e internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi in crescita del 20% a 44,9 milioni, con una quota del 60% realizzata all’estero.
Allo sviluppo positivo dei ricavi nel primo semestre 2022 hanno contribuito il buon andamento del settore della calzatura tecnico sportiva, di lusso e della pelletteria, e in particolare, della nuova linea dei prodotti a marchio Morel con ricavi per 4,4 milioni.
I ricavi evidenziano un’accelerazione nel secondo trimestre a +26%, rispetto all’incremento del 14% registrato nei primi tre mesi dell’esercizio.
Nonostante l’incertezza dei mercati e il conflitto russo-ucraino che ha provocato un aumento significativo dei costi delle materie prime e delle utilities, il Gruppo ha mantenuto un positivo livello di marginalità registrando un Ebitda in aumento del 7,1% a 3,5 milioni. L’Ebitda margin si è attestato al 7,9%, in lieve discesa rispetto al 1H21 (8,8%) ma evidenziando una dinamica crescente nel corso del semestre con il 9,6% nel 2Q22 rispetto al 5,7% del 1Q22.
Nel corso del primo semestre, in linea con la strategia sostenibile e di contenimento dei costi di produzione, ICF ha sottoscritto un contratto per l’installazione di un impianto fotovoltaico nello stabilimento di Marcallo con Casone del valore di circa 350 mila euro, che sarà completato entro novembre 2022 e che permetterà di produrre circa un terzo dell’energia elettrica consumata in un anno, pari a circa 4.500 MWh.
L’Ebit è aumentato del 13,8% a 1,2 milioni, mentre l’Ebit adjusted, escluso l’ammortamento della lista clienti e dei marchi e l’effetto della variazione del fair value dei warrant, ha segnato un +7,3% a 2,2 milioni.
Il Risultato Netto adjusted, che include la neutralizzazione degli effetti derivanti dalla contabilizzazione del beneficio ottenuto nel 2021 dal riallineamento fiscale dell’Avviamento, è pari a 1,7 milioni e risulta in aumento del 3,9% rispetto al primo semestre 2021. Il Risultato Netto reported è pari a 1,5 milioni (6,2 milioni dell’1H21).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 12,1 milioni rispetto ai 7,4 milioni al 31 dicembre 2021, per effetto principalmente dell’incremento del capitale circolante netto per circa 6,8 milioni in conseguenza dell’aumento del volume d’affari e dell’incremento delle scorte di magazzino per mitigare le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime.
L’incremento dell’indebitamento finanziario netto è inoltre determinato per 1,6 milioni da elementi differenti dalla gestione operativa, e in particolare circa 1 milione per il pagamento di dividendi, 0,3 milioni per l’attuazione del programma di buy back e 0,3 milioni per il pagamento della quota residua connessa all’acquisto del ramo d’azienda “Morel”.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il management segnala che nei mesi di luglio e agosto 2022 è proseguito il positivo andamento economico già manifestatosi nelle attività del settore manifatturiero e del packaging, mentre si mantiene debole la domanda del settore automotive in linea con quanto avvenuto nel primo semestre del 2022. La situazione di grande incertezza causata dal perdurare della guerra in Ucraina unitamente all’incremento dei costi delle utilities hanno determinato un rallentamento della domanda nell’economia dell’Unione Europea che ha portato anche ad una stabilizzazione dei costi delle materie prime.
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