Mercati – Apertura positiva per l’Europa, a Milano spicca Nexi

Partenza positiva per le borse europee, in un contesto che vede comunque ancora sotto pressione gli asset rischiosi tra i crescenti timori per l’elevata inflazione e il rischio recessione.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8% in area 21.400 punti. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).

Chiusura ancora in calo ieri a Wall Street, con i principali indici americani che proseguono la fase di correzione. Lo S&P 500 è scivolato sui minimi dal 2020, mentre il Vix, l’indice della volatilità, è risalito sui livelli più alti da giugno.

I recenti tumulti sui mercati finanziari non sembrano però in grado di modificare l’atteggiamento aggressivo delle banche centrali nella lotta all’inflazione, a cominciare dall’approccio hawkish della Federal Reserve.

Il presidente della Fed di Boston, Susan Collins, e la sua controparte di Cleveland, Loretta Mester, hanno dichiarato che ulteriori strette sono necessarie per tenere a freno le pressioni sui prezzi, mentre Raphael Bostic (Fed di Atlanta) ha aggiunto che l’istituto di Washington ha ancora molta strada da fare per riportare sotto controllo l’inflazione.

Nel suo intervento di ieri all’Europarlamento, invece, la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha confermato che ci saranno altri rialzi dei tassi di interesse, sottolineando che le proiezioni di crescita indicano una recessione solo nello scenario peggiore.

In Italia restano sotto i riflettori le questioni politiche dopo l’esito delle elezioni che hanno visto il trionfo del partito FdI di Giorgia Meloni e il centrodestra ottenere la maggioranza sia alla camera che al senato.

Gli occhi sono puntati in particolare sulla manovra economica che il nuovo governo dovrà preparare. Intanto, sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund riparte in area 245 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,59%, in attesa del via delle aste del Tesoro di questa settimana per 15 miliardi.

Sul Forex il biglietto verde rifiata nei confronti delle altre valute, dopo i nuovi record toccati negli scorsi giorni e in attesa oggi di un discorso oggi del presidente della Fed Jerome Powell. Il cambio euro/dollaro risale a 0,965 e lo sterlina/dollaro a 1,078, mentre il dollaro/yen arretra a 144,3.

Tra le materie prime, infine, recuperano terreno le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,4%) a 84 dollari e il Wti (+1,5%) a 77,8 dollari.

Tornando a Piazza Affari, bene Nexi (+5,1%) nel giorno della presentazione del piano industriale. In rialzo anche Unicredit (+2,8%), Telecom Italia (+1,8%), Bper (+1,6%), Stellantis (+1,4%), Intesa Sanpaolo (+1,3%) e Iveco (+1,2%).