Mercati asiatici – Cauti con i moderati rialzi di Cina e Giappone, giù Hong Kong

Seduta cauta per i principali listini asiatici, dopo un’altra chiusura in calo di Wall Street, con gli investitori intenti a valutare le mosse delle banche centrali e i rischi di recessione globale.

In Cina, Shanghai guadagna lo 0,7% e Shenzhen lo 0,9% mentre Hong Kong segna un -0,9%. Giappone in frazionale rialzo con Nikkei +0,4% e Topix +0,5%.

La Banca centrale nipponica ha annunciato un’operazione di acquisto di obbligazioni non programmato su un ampio range di scadenze dopo che i rendimenti dei bond a 20 anni del paese sono saliti ai massimi dal 2015. Il tasso sul titolo decennale ha toccato il limite superiore dello 0,25% della fascia di tolleranza dell’istituto, risentendo delle pressioni esercitate sugli scambi globali di bond e derivanti dalle aspettative di ulteriori strette monetarie.

Occhi anche sulla Bce dopo che la presidente Christine Lagarde ha parlato di un rallentamento dell’economia nei mesi a venire e confermato ulteriori rialzi dei tassi nelle prossime riunioni, e sulla Bank of England che potrebbe essere obbligata a breve a una nuova stretta a seguito del crollo della sterlina e dei titoli di Stato di Londra per via dei forti tagli alle tasse annunciati dal nuovo governo conservatore.

Per quanto riguarda la Fed alcuni funzionari hanno ribadito la necessità di nuove strette per contrastare l’inflazione persistente.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 0,965 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen scende in area 144,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,2%) a 83,8 dollari e il Wti (+1,2%) a 77,7 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Dow Jones ceduto l’1,1%, lo S&P500 l’1% e il Nasdaq lo 0,6%.